Niente palestra per la media De Curtis

di Redazione

il cartellone illustrativo sul cantiereAVERSA. Avviati i lavori per la costruzione di uno spazio verde in via Luca Giordano, tra la Chiesa di S.Teresa del Bambino Gesù e la succursale della scuola media statale “Antonio De Curtis”, in verità l’esatta denominazione della progettualità è “riqualificazione dell’area standard di via Luca Giordano”.

L’insediamento rientra tra quelli che l’amministrazione comunale ha da tempo definito sulla scorta della programmazione dei contributi della Comunità Europea del piano “Urban”. Potremmo dire “nulla da rilevare” ed invece qualcosa c’è proprio da dirlo. La succursale della scuola media “De Curtis” (quella col maggior numero di alunni della città, circa 850, ripartiti nei due plessi di viale Kennedy e via D’Acquisto), dove è situato lo spazio interessato dai lavori, non ha una palestra. Unico spazio nel quale la palestra si poteva costruire era proprio quello che il Comune ha identificato per realizzare l’area verde. Non solo, ma i docenti il cantiere in via Luca Giordanodella scuola durante l’ultimo anno scolastico si erano industriati per realizzare proprio in quello spazio una serra, al fine di riuscire a realizzare anche qualche progetto “alternativo”, ora le serre, i platani, l’erbacce e tutto quello che insisteva nell’area è stato divelto. La presenza di una palestra scolastica è un fatto talmente acclarato che l’onorevole Falcucci, allora ministro della pubblica istruzione, ne fece una legge, parliamo di circa 30 anni fa, poi la stessa Regione Campania scese in campo per emanare la legge 50/1985 che regolava i contributi per opera di edilizia scolastica regionale. Non conosciamo i “segreti” intenti di chi regge le fila del futuro della scuola aversana e quindi se vi saranno ulteriori accorpamenti, spostamenti e riordino di scuole, almeno per quanto riguarda le scuole elementari e medie, ma di certo crediamo che in via Salvo D’Acquisto una scuola dovrà pur funzionare e i circa 500 alunni che frequentano la “De Curtis”, ma che domani frequenteranno la “Pinco Pallino School” non avranno la palestra. In questi giorni ci si è lamentati del taglio dei platani secolari che si ergevano nella zona, ma pare che la storia aversana sia già stata segnata dal taglio di platani secolari, naturalmente in altre zone della città, ma forse non è stato solo questo il male. A noi fa effetto che un’amministrazione comunale invece di dotare le proprie scuole di strutture il cantiere in via Luca Giordanonecessarie, che tra l’altro ben avrebbero potuto integrarsi con un’area verde per tutti, pensi, forse troppo impegnata a costruire ad ogni costo, a cose diverse. Giusto per non fare solo critiche sterili, ma per lanciare una discussione che potrebbe essere utile anche alla nuova dirigenza amministrativa della città, c’è da rilevare come nella stessa succursale di via D’Acquisto esiste un sottoscala con dei locali che potrebbero essere attrezzati per un minimo di attività sportiva scolastica. I locali sono però occupati da una montagna di archivi cartacei, che pare siano di proprietà del 1° Circolo di Aversa, con qualche legittimo dubbio circa la giustezza della collocazione anche sulla scorta delle norme che regolano la sicurezza per l’allocazione del materiale cartaceo. Basterebbe, forse, liberare quei locali da questo materiale praticamente inutile, per dare qualche speranza di “movimento” ai giovani alunni di questa scuola.

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