La Rai acquista il documentario sui preti pedofili

di Redazione

Claudio CapponROMA. Via libera, da parte del direttore generale della RAI, Claudio Cappon, all’acquisto del “Sex crimen and Vatican”, il documentario in cima alle liste di Google (visibile anche sul nostro Pupia Channel e all’interno dell’articolo), che sta scatenando, in questi giorni, un vero e proprio polverone mediatico.

Michele SantoroIl Cda Rai si è riunito stamani per deliberare in merito alla proposta di Michele Santoro, conduttore di “Annozero”, di acquistare, dalla Bbc, il filmato. Si è scelto di provvedere all’acquisto del filmato, che sarà però trasmesso non nella prossima puntata di “Annozero”, ma in quella successiva. Una scelta, questa, frutto della volontà di Santoro di approfondire la questione, e di quella del direttore Cappon, affinché alla trasmissione partecipino “autorevoli esponenti della Chiesa” per rappresentare adeguatamente tutte le parti in campo. Nei giorni scorsi l’Avvenire, quotidiano della CEI, si era scagliato contro il video, ritenendo fosse “un’infame calunnia”, perpetrata ai danni di Papa Ratzinger e della Chiesa. Il primo ad attaccare la scelta di Santoro è stato Mario Landolfi (AN), presidente della Commissione di Vigilanza, che auspicava il “no” di Cappon, onde “evitare di trasformare il servizio pubblico radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa”. A sinistra, ci si mobilita contro l’idea di una “censura preventiva” del filmato.

IL VIDEO SHOCK

“Riteniamo inaccettabile l’esortazione fatta ieri a Cappon dal presidente della commissione di Vigilanza, Landolfi, a non permettere a Santoro di acquistare e trasmettere, nell’ambito di una puntata di ‘Annozero’, il documentario BBC sulla pedofilia ecclesiastica”, dicono i due membri di Rifondazione Comunista della commissione, Russo Spena e Migliore. Sulla questione è intervenuto il segretario generale della CEI, monsignor Giuseppe Betori. “Non vogliamo alcuna censura – ha detto durante la conferenza sui lavori dell’assemblea generale della Conferenza episcopale – ma se il documentario dovesse essere trasmesso in Italia vorremmo che ci fosse almeno una chiara presa di distanza da tutte le falsità che questo documentario sembra contenere”. Betori ha criticato in particolare il fatto che il filmato consideri un documento vaticano del 1962 come emanazione del cardinale Ratzinger mentre all’epoca questi era un semplice teologo. Perplessità sulla messa in onda anche da parte di Pierferdinando Casini, leader Udc, che senza mezzi termini riferisce: “Non capisco perché se la Bbc ha mandato in onda un documentario spazzatura noi dobbiamo imitarla magari acquistandolo con i soldi della tv pubblica”. “Facciamo una bella inchiesta sul clero nel mondo – suggerisce Casini – Parliamo dei preti pedofili dando lo spazio che questo fenomeno merita, cioè un millesimo rispetto alle virtù positive della Chiesa”. Ieri, invece, Sandro Curzi, altro membro del Cda RAI, commentava: “Siamo un Paese strano, si loda sempre la Bbc e se ne fa un esempio per la Rai poi, appena si dice che Santoro vorrebbe usare questa inchiesta, le polemiche scoppiano in anticipo”.

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