In duemila per l’incoronazione della Vergine bruna

di Redazione

il cardinale SepeCASALUCE. Lo spiazzale dell’ex stazione alifana, ogni sabato pomeriggio, diventa regno incontrastato ed esclusivo di ciclomotori che sfrecciano ad alte velocità. Sabato 19 maggio, invece, l’area che costituisce il cuore del paese, si è trasformata, per un giorno, in un luogo condiviso serenamente da cittadini di ogni età.

un momento della cerimoniaCirca duemila persone hanno voluto accogliere il cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo metropolita di Napoli che, al fianco di numerose autorità religiose, ha incoronato la Vergine bruna, patrona ufficiale di Casaluce. Un rito ricco di fascino con il quale, alla Madonna, è stata offerta una corona d’oro incastonata di gemme, proprio come quella che fu realizzata per la prima incoronazione, avvenuta nel 1801. Intensi gli applausi, quando il cardinale Sepe ha recitato i versi di un’antica preghiera rivolta alla Vergine casalucese. «Ero bambino quando la recitavo – ha detto Sepe ai fedeli – è una grande gioia essere qui a compiere un gesto simbolico dal valore estremamente elevato. Un momento straordinario per renderci ancora più fieri della nostra identità cristiana». Affettuoso il saluto di monsignor Mario Milano, Arcivescovo della diocesi di Aversa che, riferendosi al ministero spirituale del cardinale Sepe, ha osservato: «In una società sempre più consumistica, il suo messaggio eloquente ed incisivo sta segnando un momento luminoso per tutta la comunità campana». Presenti alla cerimonia i sindaci dell’agro aversano, ma anche il primo cittadino di San Benedetto in Perillis, comune abruzzese dove si venera la Madonna bruna. In prima linea, in fascia tricolore, il viceprefetto aggiunto di Casaluce, Stefania Rodà. «La partecipazione dei cittadini casalucesi testimonia una vitalità proficua che non aspetta altro di emergere – ha commentato il commissario straordinario – è nei momenti speciali come questo, che si percepisce il desiderio di protagonismo che la collettività esprime». Entusiasta per il grande successo della manifestazione, resa ancora più suggestiva dalle musiche dell’orchestra lauretana diretta dal maestro Francesco Grammatico, il parroco della chiesa «Santa Maria ad Nives», don Michele Verolla. «È un giorno storico per questo paese – ha detto commosso don Michele – è il primo diadema offerto alla Vergine per mano del popolo casalucese». Il rito dell’incoronazione veniva concesso dal capitolo vaticano solo alle immagini della Madonna cui si tributava una particolare venerazione. L’icona casalucese, da sempre in pole position nel cuore dei devoti, è già stata incoronata, nel corso dei secoli, quattro volte.

da “Il Mattino”, 20.05.07 (di Alessandra Tommasino)

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