Ballottaggio a Casal di Principe, il commento di Corvino

di Redazione

Alba NuovaCASAL DI PRINCIPE (Caserta). Da una prima analisi del risultato elettorale salta evidente agli occhi il crollo verticale di consensi nell’area della cosiddetta sinistra storica.

Insieme a questo dato disarmante colpisce l’avanzamento dell’intero blocco sociale moderato (Centro – centroDestra) che, pur configgendo aspramente al suo interno, insieme raccoglie l’84% contro il 16% dell’area politica definibile progressista che vi si oppone. Considerato che fino alla scorsa tornata elettorale il rapporto di forza tra i due blocchi era nell’ordine storico di 70 a 30, c’è da chiedersi se non sia il caso di rivedere totalmente l’approccio alla politica del fronte progressista in una realtà come quella di Casal di Principe. Da come si è delineato il quadro politico lo scontro è tutto sulla leadership della componente sociale moderata, ovvero chi fisicamente guiderà il Comune nei prossimi anni, in sostanza se sarà Cipriano Cristiano con il Polo di CentroDestra tutto concentrato sulla realizzazione del centro commerciale o Sebastiano Ferraro, con il grandeCentro proiettato a soddisfare le pressanti richieste di lavoro e assistenza che vengono dall’anima popolare della Città. Ma tutto ciò sembra essere ormai solo un dettaglio che riguarda unicamente l’estetica della politica: programmi, opzioni etiche, progettualità e quant’altro Casal di Principecaratterizza la differenziazione politica è tutto pressoché identico. Insomma, nulla di nuovo all’orizzonte. Il dramma (o la commedia, dipende dai punti d’osservazione) non cambia, al massimo c’è qualche attore nuovo, educato però alla vecchia scuola del trasformismo e dell’appiattimento istituzionale, di borbonica memoria, al volere dei veri padroni di questa Città. Il risultato elettorale di Alba Nuova di per sé, ed alla luce dell’insieme, può essere considerato apprezzabile. La lista si posiziona immediatamente dopo i mostri sacri e comunque prima di tanti altri partiti dai nomi storicamente nobili ed altisonanti e l’avvocato Alessandro Diana incassa un ottimo successo personale. Ma va pure aggiunto che alle elezioni era presente la Lista Civica del Movimento Alba Nuova, ma non il suo Progetto, quello di chiudere, con la Destra, il Centro e la Sinistra, un accordo trasversale e pertanto storico capace realmente di attrarre i consensi della Città. Sicchè si può tranquillamente affermare che Alba Nuova non ha perso le elezioni, anzi ha mostrato coraggio e determinazione, ma non ha nemmeno vinto, perché il suo progetto era già tramontato prim’ancora di sorgere, certamente non per sua responsabilità, ma, in politica, non conta individuare i responsabili di un fallimento, mentre invece influisce enormemente l’insuccesso in quanto tale. S’è persa un’occasione davvero storica e forse irripetibile. Comunque sia, da come si prefigura la composizione del Consiglio Comunale, in entrambe le varianti, sarà davvero difficile individuare con certezza i confini tra la maggioranza e l’opposizione e non siederà su quegli scanni nessun uomo che possa ragionevolmente definirsi di “Sinistra”. Non mi pare un buon viatico per la rappresentanza democratica di Casal di Principe. Ma il popolo è sovrano e i soliti padroni pure!

per l’Associazione Alba Nuova

Pasquale Corvino

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