Immigrazione, addio alla Bossi-Fini

di Redazione

addio alla Bossi-FiniROMA. Il governo emana un ddl sull’immigrazione, su proposta del ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero. A renderlo noto è il ministro dell’Interno Giuliano Amato.

il ministro Ferrero“La modifica della Bossi-Fini – ha spiegato Amato – si è resa necessaria perché i meccanismi adottati dalla stessa legge per l’immigrazione hanno favorito uno sproporzionato ingresso di immigrazione clandestina nei confronti dell’immigrazione legale”. In sintesi, il decreto prevede la semplificazione delle procedure per ottenere il permesso di soggiorno, possibilità di entrare per cercare lavoro iscrivendosi ad apposite liste o attraverso una Banca dati di raccolta delle richieste e delle offerte, nuove regole per i Cpt (centri di permanenza temporanea) che non scompaiono ma cambiano radicalmente e nuove regole per i minori. Per ilministro Ferrero, il ddl “interviene concretamente per favorire l’inclusione sociale dei migranti e delle loro famiglie” e punta apromuovere l’immigrazione regolare, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro di cittadini stranieri.Ecco i dettagli. 1) Saranno redatteliste, organizzate in base alle singole nazionalità, alle quali potranno iscriversi i lavoratori stranieri che intendano entrare per lavoro. Per l’iscrizione si dovrà definire una procedura che tenga conto della conoscenza della lingua italiana, dei titoli e delle qualifiche professionali dello straniero. 2) Prevista l’istituzione di una banca dati interministeriale per raccogliere le richieste di ingresso per lavoro e delle offerte di lavoro. 3) Il ddl punta anche a semplificare le il ministro Amatoprocedure d’ingresso e i requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno e dei suoi rinnovi, anche attraverso forme di collaborazione degli enti locali, eliminando il contratto di soggiorno. 4) Cambia il meccanismo per determinare i flussi: si avrà una programmazione triennale delle quote massime da ammettere ogni anno, con un adeguamento annuale a seconda delle “nuove esigenze del mercato del lavoro”. 5) Previste forme di partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, e in particolare l’elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative. 6) Il governo vuole ancherendere effettivi i rimpatri, graduando le misure d’intervento anche per migliorare il contrasto all’immigrazione clandestina esuperare l’attuale sistema dei Cpt: non siè arrivati alla loro cancellazione, ma vengono assicurati sedi e strumenti efficaci per l’assistenza, il soccorso e l’identificazione degli immigrati e il rimpatrio di quanti sono legittimamente espulsi.

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