Discariche e tumori, allarme in Campania

di Redazione

allarme rifiutiCAMPANIA. I dati definitivi saranno noti a maggio, ma già oggi “è lecito affermare che decenni di gestione illegale e incontrollata dei rifiuti in Campania hanno prodotto effetti sanitari negativi misurabili: esiste cioè un legame tra alcuni tipi di tumori e malformazioni e la vicinanza a discariche abusive”.

allarme rifiutiÈ quanto sostiene uno studio sull’impatto sanitario del ciclo rifiuti in Campania, promosso nel 2004 dal Dipartimento della Protezione civile tra le attività di supporto all’ufficio del commissario per l’emergenza rifiuti. Lo studio è stato inserito nel “Documento programmatico” per superare la situazione di crisi, che l’attuale commissario straordinario Guido Bertolaso ha presentato nei giorni scorsi alla commissione Ambiente del Senato. Questo è stato commissionato dal Dipartimento, ed è stato coordinato dal centro ambiente e salute dall’Organizzazione mondiale della Sanità, con la collaborazione del Cnr, dell’Istituto superiore di Sanità e della regione Campania. La base da cui sono partite le analisi sono state fornite da dati provenienti dai nastri di mortalità dell’Istat, che “hanno consentito l’identificazione di un’area nella quale la mortalità generale e i tassi specifici per diverse patologie tumorali sono particolarmente elevati rispetto ai valori regionali”. Per quanto riguarda le cause dei tumori, le principali sono “riconducibili a fattori legati allo stile di vita (alimentazione, fumo, infezioni) e ad esposizioni professionali”. Ma nonostante queste cause lo studio ha messo in evidenza che esistono, anche se non ancora confermate, diverse segnalazioni epidemiologiche che hanno messo in relazioni queste patologie ad esposizioni strettamente ambientali derivanti dalla vicinanza residenziale a discariche abusive. L’ultima fase del lavoro sarà proprio quella di effettuare l’analisi statistica dei dati sanitari e ambientali, per vedere se c’è la conferma di “un’associazione tra la presenza di siti di smaltimento e abbandono dei rifiuti e fenomeni patologici rilevanti”. Questa fase è in via di conclusione, ma nel rapporto consegnato ai senatori c’è già una priva valutazione. “L’analisi dei dati è ancora in corso e il rapporto definitivo sarà disponibile entro il prossimo mese di maggio – scrivono gli esperti -. È tuttavia già possibile evidenziare l’esistenza di un’associazione tra alcuni effetti di salute (mortalità per alcuni tipi di tumore, incidenza di alcune tipologie di malformazioni) e la prossimità a siti di abbandono incontrollato dei rifiuti. Tale nesso – prosegue lo studio – necessita evidentemente di analisi e valutazioni ulteriori, ma, è lecito affermare che decenni di gestione illegale e incontrollata dei rifiuti in Campania hanno prodotto effetti sanitari negativi misurabili, su un territorio già gravato da situazioni di deprivazione socio-economica e penalizzato per quanto riguarda l’accesso ai servizi sanitari”.

Inviato dall’associazione “Piccoli Comuni” – www.piccolicomuni.com

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