Benzinai, due giorni di sciopero

di Antonio Taglialatela

benzinai in scioperoDalle ore 19 distasera fino alle ore 7 di venerdì 8 i benzinai terranno una serrata degli impianti. Sulle autostrade, invece, lo sciopero sarà dalle 22 di stasera fino alle 22 di giovedì 8.

A scatenare la polemicaè stato il disegno di legge sulle liberalizzazioni approvato dal Consiglio dei Ministri del 25 gennaio. Nel cosiddetto “Decreto Bersani” è infatti prevista la scomparsa dei vincoli di distanza minima per i distributori di carburante e sono ritenuti inammissibili ”parametri numerici prestabiliti” per l’apertura di un punto vendita. Un testo dietro il quale i benzinai vedono nascondersi benefici soprattutto per la grande distribuzione. “Bersani deve dire la verità – ha affermato Roberto Di Vincenzo, segretario nazionale della Fegica Cisl – . Se lo scopoè quello di avvantaggiare solo la grande distribuzione lo dicesse chiaramente e smettesse di girarci intorno. Lui parla allo stomaco degli italiani più che al cervello. Dice che i prezzi caleranno, il ministro Bersanima sono bubbole”. Il settore, sostiene Di Vincenzo,è già liberalizzato dal 2000 e chiunque oggi può aprire un distributore. Piuttosto se c’è qualcosa ancora da liberalizzareè a monte, visto che il prezzo pagato per un litro di benzina da un singolo gestoreè molto più alto di quello pagato dalla distribuzione organizzata. “Oggi – spiega – non siamo in condizione di fare concorrenza. Bisognerebbe creare le stesse condizioni tra i soggetti che intervengono sullo stesso settore di mercato. E poi, non dimentichiamoci che lo Stato ha non solo la golden share, ma anche una quota del 30% di Eni: come azionista potrebbe dire giù i prezzi”. Dopo aver rimandato al mittente l’invito del ministro Bersani ad un incontro, i gestori, pressati anche da Antitrust e associazioni dei consumatori, vanno dunque dritti per la loro strada, confermando il primo di quella che dovrebbe essere una serie di stop e vedendo come unico spiraglio la mediazione della presidenza del Consiglio.

Intanto, sulla rete arriva il primo adeguamento al rimbalzo dei prezzi del petrolio, tornati sui 58-59 dollari al barile. Nel fine settimana la Erg ha infatti ritoccato i prezzi del diesel (da 1,098 a 1,100 euro al litro) e soprattutto della benzina (da 1,206 a 1,215), di fatto adeguandosi al livello medio di prezzo fatto già pagare dalle altre compagnie.

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