Aversa, @scuolasenzabulli alla Cimarosa: “In Italia 4 studenti su 10 vittime di cyberbullismo”

di Redazione

Aversa (Caserta) – “Quattro studenti su dieci tra i 12 e i 16 anni sono vittime di episodi di cyberbullismo in ‘rete’ o sui social media”. E’ l’allarme rilanciato dal consigliere regionale Stefano Graziano, presidente della commissione sicurezza sociale e sanità del Consiglio Regionale della Campania, commentando i risultati del sondaggio “Social Warning – Movimento Etico Digitale” in occasione della quarta tappa di @scuolasenzabulli, la campagna di sensibilizzazione contro bullismo e cyberbullismo, promossa dal Corecom – Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania, presieduto da Domenico Falco, che si è svolta all’Istituto Comprensivo ‘Domenico Cimarosa’ di Aversa.

“A causa del fenomeno, – ha detto Graziano – uno studente su cinque ha ‘saltato’ la scuola. Sono i quindicenni ad essere maggiormente esposti al fenomeno rispetto a quelli di 11 anni. Le ragazze hanno maggiori probabilità di essere vittime di cyberbullismo. E’ una situazione allarmante sulla quale bisogna lavorare assiduamente. Bisogna intervenire su prevenzione ed educazione – ha aggiunto il consigliere regionale – per debellare questa piaga sociale. Vanno regolamentati soprattutto social network, vera preoccupazione del nuovo millennio e fra i ‘luoghi’ dove questi fenomeni raggiungono la massima espressione”.

“Organizzare momenti di accoglienza e confronto, anche con la componente genitoriale, è un dovere per la scuola, che svolge un ruolo fondamentale in questa lotta” – ha detto Mario Autore, dirigente scolastico del Cimarosa. “Assieme ai genitori siamo coinvolti in un fenomeno che va sconfitto con il dialogo e con la prevenzione”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Iannelli, capo segreteria del direttore servizio ispettivo dell’Agcom: “Il fenomeno ha un’incidenza sui giovani importantissima. La scuola ha un ruolo fondamentale perché è il luogo dove i giovanissimi articolano la fase evolutiva. Ma anche e soprattutto le famiglie devono essere presenti su questa tematica – ha aggiunto il dirigente – è indispensabile il monitoraggio dei mezzi di comunicazione che vengono utilizzati quotidianamente”.

Scuola, istituzioni e famiglie per sconfiggere il fenomeno. “Le istituzioni hanno il dovere di comunicare con i ragazzi adottando lo stesso linguaggio”, ha sottolineato Alfonso Golia, sindaco di Aversa. “E’ necessario coinvolgere anche le famiglie – ha rimarcato – per attivare un maggiore controllo sull’uso consapevole delle nuove tecnologie”. Presenti al tavolo dei relatori anche Michele Di Mario (comandante della sezione radiomobile dei carabinieri di Aversa), Walter Grassi (vice ispettore della Polizia Postale), Gian Luca D’Onofrio e Carmine Grillo (assistenti capo e coordinatori della Polizia delle Comunicazioni) e Gemma Ciardulli (docente e referente per il bullismo dell’istituto Cimarosa).

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