La citofonata di Salvini: indagato un maresciallo dei carabinieri

di Redazione

 I carabinieri di Bologna stanno verificando, con accertamenti interni, cosa sia successo il 21 gennaio, in relazione alla passeggiata di Matteo Salvini, quando il leader leghista è andato a suonare a un citofono, chiedendo se lì abitasse uno spacciatore. Secondo alcune ricostruzioni, la donna che ha accompagnato Salvini avrebbe riferito di essere stata messa in contatto con lo staff della Lega grazie a una telefonata di un maresciallo.

Potrebbe peraltro trattarsi di un militare indagato per stalking e depistaggio ai danni di un avvocato e sospeso dal servizio con una decisione del Riesame di fine anno, non esecutiva in attesa della Cassazione. Al momento non sarebbe comunque aperto in merito un procedimento disciplinare, né risultano esserci fascicoli penali.

Sulla questione c’è anche un’interrogazione del deputato Pd Andrea De Maria al ministero dell’Interno per chiedere se “le autorità competenti hanno richiesto a chi era presente, a tutela della sicurezza, informazioni” e “quali siano, nel caso, i riscontri ricevuti”.

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