Stoccaggio illecito di rifiuti: denunciati due imprenditori di Barra e Sant’Arpino

di Redazione

Due blitz dei carabinieri nell’area nord della provincia di Napoli contro l’inquinamento ambientale. Un 40enne del quartiere napoletano di Barra, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato dai carabinieri delle stazioni di Grumo Nevano e Casandrino, insieme ai colleghi del nucleo forestale, per miscelazione di rifiuti pericolosi.

Titolare di una società di recupero e stoccaggio di rifiuti, l’uomo aveva ammassato 1500 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi in un capannone di circa 1000 metri quadrati. Parti di carrozzeria, radiatori, cerchi in lega, testate di motore, ammortizzatori, filtri dell’olio e cavi erano accatastati in violazione delle norme ambientali. L’immobile e i rifiuti – del valore complessivo di 800mila euro – sono stati sequestrati mentre l’imprenditore segnalato all’autorità giudiziaria.

Sorte simile per una società di recupero e smaltimento di materiale ferroso a Grumo Nevano, il cui titolare, un 42enne della vicina Sant’Arpino (Caserta), non rispettava le normative in materia di stoccaggio dei rifiuti. Secondo quanto accertato, vi erano difformità sulla collocazione dei rifiuti rispetto alle aree preposte allo stoccaggio e le griglie di raccolta delle acque, ostruite, non ne permettevano il regolare deflusso. Per i due imprenditori, tra l’altro, sono state comminate sanzioni salate per diverse migliaia di euro.

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