Assalto a portavalori su A1: inferno di fuoco tra San Zenone e Lodi Vecchio

di Redazione

Incendiate almeno sette auto e un tir. L’obiettivo dei malviventi era creare una barriera di fuoco per fermare un portavalori e saccheggiarlo. E’ accaduto nella tarda serata di ieri, lungo l’autostrada A1, tra San Zenone al Lambro (Milano) e Lodi Vecchio, in direzione nord, all’intersezione con la Teem.  Ad entrare in azione, intorno alle 23, una quindicina di malviventi a bordo di auto, ritrovate anch’esse incendiate su una stradina di campagna a ridosso dell’abitato di Salerano sul Lambro.

Secondo una prima ricostruzione, un tir ha inizialmente speronato il portavalori di Battistolli di Vicenza, poi il commando, con mitra alla mano, ha incendiato e abbandonato almeno 7 auto, creando barriere di fuoco in entrambe i sensi dell’autostrada. Vicino alle auto è stata trovata anche una distesa di chiodi per bucare le gomme al furgone. Uno pneumatico sarebbe infatti esploso, ma l’autista del mezzo blindato è comunque riuscito mantenere il controllo della guida e a prendere la corsia d’ingresso all’area di servizio di San Zenone al Lambro. Lì i vigilantes sono scesi notando una pattuglia della Polizia stradale in sosta, a cui si sono rivolti. A quel punto i banditi hanno desistito e sono fuggiti. Successivamente i Vigili del fuoco sono intervenuti in una strada adiacente sull’autostrada nel Comune di Lodi Vecchio per altre vetture incendiate, quelle utilizzate dai rapinatori.

A quanto pare, il colpo sarebbe fallito a causa di un errore tempistico da parte di uno dei banditi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della squadra Mobile di Milano, poco prima dell’ingresso nell’area di servizio di San Zenone al Lambro, il rapinatore ha urtato il portavalori scortato davanti e dietro da altri due mezzi della società di sicurezza mentre probabilmente per il programma dei malviventi avrebbe dovuto agire qualche centinaio di metri dopo. L’impatto non è stato particolarmente violento, tuttavia ha danneggiato il cerchione posteriore del mezzo blindato costringendo l’autista a fermarsi nella vicina area di servizio. La guardia giurata ha successivamente ammesso agli investigatori di aver pensato si trattasse di un semplice tamponamento, al punto che non ha avvertito gli agenti della Polizia stradale che si trovavano in quel momento nell’area. Pochi minuti dopo gli uomini della società di sicurezza si sono accorti delle fiamme dovute all’incendio di alcuni veicoli a circa 600 metri di distanza (in territorio comunale di Lodi Vecchio), hanno capito che si trattava di un possibile assalto e hanno dato l’allarme.

Un caso molto simile a quello che avvenne sei anni fa, in un tratto di autostrada non lontano, di mattina: nel 2014, infatti, un portavalori della medesima azienda venne rapinato da un commando armato a Pieve Fissiraga (Lodi). IN ALTO IL VIDEO

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