Aversa, la politica si dà a polemiche sterili e i problemi importanti restano irrisolti

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Continuano le «lezioni di legalità» tra maggioranza e opposizione nella città normanna. Dopo la richiesta di dimissioni del sindaco Alfonso Golia e del consigliere comunale Pasquale Fiorenzano per la presunta vicenda del voto di scambio che vede implicato anche il consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Graziano, la richiesta di dimissioni, sempre dalle opposizioni, è rivolta in questo frangente, al presidente del Consiglio comunale Carmine Palmiero, reo, a detta dei suoi detrattori, di essere cugino di primo grado di uno dei giovani prescelti per svolgere il servizio civile al comune di Aversa.

«La legalità – affermano i consiglieri comunali Alfonso Oliva, Gianluca Golia, Francesco Sagliocco e Francesco Di Palma – va applicata e non solo professata. Leggiamo di atti perpetrati da questa maggioranza che nulla hanno a che fare con la tanto decantata rivoluzione politico-culturale di cui si fregiano essere i massimi esponenti aversani: azioni che hanno visto questa classe politica sistemare parenti ed amici, pur professando a voce alta la trasparenza e la totale assenza di condizionamenti nelle graduatorie comunali del servizio civile». Pronta la risposta della maggioranza consiliare aversana, composta dai gruppi del Partito Democratico, “La Politica che Serve” e “Obiettivo Aversa”, che fa quadrato attorno alla figura del presidente del Consiglio Comunale. «E’ emblematico – dichiarano in una nota congiunta tutti i consiglieri di maggioranza – come si stia cercando di strumentalizzare la composizione delle graduatorie dei volontari da impiegare nei progetti del servizio civile per attaccare la figura del presidente del Consiglio. Ci preme ricordare innanzitutto che è stato lo stesso presidente Palmiero ad invitare pubblicamente i giovani aversani a partecipare alle selezioni di quest’anno poiché non ci sarebbero stati favoritismi di sorta».

«Se poi qualcuno pensa che le selezioni dovessero essere precluse ad amici e parenti per dover dimostrare qualcosa a qualcuno – continuano gli esponenti della maggioranza – si sbaglia di grosso. Noi non abbiamo nulla da nascondere: agiamo nel rispetto della legalità e dei ruoli che ricopriamo, questo è lo spirito con il quale stiamo amministrando la nostra città. Chiunque avesse qualcosa da obiettare in tal senso non deve fare altro che recarsi presso le autorità competenti». In chiusura, dalla maggioranza hanno dato appuntamento in procura per la mattinata di ieri «se qualcuno è davvero convinto e può dimostrare quanto afferma, perché, lo ricordiamo a questi signori, truccare selezioni pubbliche è un reato, e noi siamo i primi a volere che fatti del genere siano denunciati».

Per la cronaca, nella mattinata del 18 dicembre, all’ora stabilita, il presidente Palmiero si è presentato all’ingresso del tribunale di Napoli Nord per attendere eventuali esponenti della opposizione che avesse voluto denunziare presunte irregolarità, ma nessuno si è presentato e, dopo aver atteso, invano, una mezzoretta, è andato via non senza documentare mediaticamente il tutto. A fronte di polemiche sterili che tutti sanno non portare a nulla, rimangono sul tappeto temi molto più importanti che rischiano veramente di mettere a tappeto Aversa. In primo luogo l’assurda vicenda del passaggio di cantiere in tema di nettezza urbana tra la Senesi e la Tekra. Quest’ultima sembra non avere più interesse a subentrare nella gestione del servizio e, intanto, si assiste ad una assurda melina con Aversa che affoga nei rifiuti. Altro tema quello della riapertura del mercato ortofrutticolo, desolatamente chiuso, oramai, dal 10 ottobre scorso.

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