Gasolio “allungato”, sequestrata una “pompa bianca” nel Casertano

di Redazione

A Riardo, nel Casertano, i finanzieri della compagnia di Capua hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di un impianto di distribuzione carburanti, appartenente al circuito delle “pompe bianche”, che, da accertamenti, è risultato aver erogato benzina e diesel non conforme alla regolamentazione in materia di accise e miscelato nei serbatoi ad altre sostanze esenti o soggette ad una minore imposizione fiscale.

Tramite l’analisi dei campioni di prodotto è emerso che la composizione della benzina erogata non era conforme alle prescrizioni della normativa vigente mentre il gasolio risultava miscelato con tagli di idrocarburi differenti – uno con caratteristiche simili al gasolio e uno simile ad olio lubrificante – e, quindi, difforme da quello il cui uso è destinato al rifornimento degli autoveicoli.

Il titolare dell’impianto, oltre a dover rispondere del reato di frode in commercio nei confronti dei clienti, è stato indagato per sottrazione al pagamento dell’accisa sugli olii minerali in quanto ha alterato e miscelato i prodotti energetici commercializzati al fine di aumentare la quantità del prodotto venduto e pagare un’imposta sulle accise inferiore rispetto a quella assolta sui singoli componenti della miscelazione.

“Il meccanismo fraudolento – spiega in una nota la procuratrice di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone – ha consentito alla società appartenente al cosiddetto circuito delle ‘pompe bianche’ di vender ei suoi prodotti a cifre nettamente inferiori rispetto a quelle di mercato, attuando così una vera e propria concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti che, invece, erogano carburante a prezzi normalmente praticati a livello nazionale”.

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