San Marcellino, il “Laboratorio Politico” critica Colombiano: “Vive in un’altra dimensione”

di Redazione

San Marcellino (Caserta) – “Il sindaco vive ormai in un’altra dimensione, così distante dalla San Marcellino che noi cittadini viviamo quotidianamente e per la quale siamo disposti a metterci impegno e sacrificio”. Ad esprimersi, tramite una nota stampa ufficiale, è il nuovo “Laboratorio Politico” sammarcellinese, composto dai consiglieri di opposizione Francesco Dongiacomo e Angelo Sagliano, da Francesco Conte e dagli avvocati Domenico Quintiliano, Generoso Tessitore e Francesco Di Girolamo.

“Le lacune della gestione dell’amministrazione guidata dal primo cittadino sono sotto gli occhi di tutti e ve ne elenchiamo qualcuna. Partiamo dal Puc: un piano estremamente costoso (dato che supera i 100mila euro di onorario), il cui affidamento redattivo risale al lontano gennaio 2017 – si legge nel comunicato -. Quasi tre anni di ‘illusioni’ ma al momento nemmeno un preliminare. Da alcuni mesi, invece, l’immobilismo regna incontrastato nell’iter di approvazione dei piani di edilizia residenziale-sociale. Le motivazioni del blocco amministrativo sono oscure. E poi, nonostante il lavoro all’interno dell’ufficio tecnico del comune non manchi, il sindaco Colombiano ha dato disponibilità a cedere il nostro responsabile, per 18 ore settimanali, al comune di Casaluce. Era proprio necessario rallentare i lavori dell’ufficio tecnico?”.

Altra nota dolente sono le imposte: “In pochi mesi, nelle cassette postali dei contribuenti, sono giunti avvisi di pagamento inerenti Tasi (2014), Imu (2014) e Tari (2014 e 2019). In particolare, per alcuni di essi, si tratta di importi già versati o non dovuti. Questo sta creando grossi disagi e continue lamentele per richieste, spesso, del tutto ingiustificate. A questo punto ci si chiede: l’Ente o chi per esso, ha effettuato i necessari controlli prima di procedere all’invio dei riferiti solleciti di pagamento ai cittadini? Inutile sottolineare quanto, poi, sia necessario stendere un velo pietoso sulla problematica viabilità, totalmente non affrontata in tre anni e mezzo di amministrazione e sofferente per il mancato operato dei soggetti preposti. E’ triste, infine, pensare a spazi pubblici chiusi a causa del maltempo e mai riaperti al pubblico. Ci riferiamo alle piazzette in Corso Europa ed in via ex Alifana, le quali sono state, per così dire, ‘sigillate’ con del nastro di sicurezza. Nel caos generale, tuttavia, l’amministrazione ha pensato bene, o male, di garantirsi i suoi diritti, ovvero l’indennità di funzione per il sindaco ed i componenti della giunta che è stata ristabilita nella misura massima prevista dalla tabella A allegata al Decreto del Ministero dell’Interno, numero 119/2000, nonostante la vigenza della decurtazione del 10% sancita dalla Legge 266/2005 (Finanziaria 2006). Al riguardo – concludono – sono stati interessati i competenti organi”.

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