Aversa, la maggioranza difende il vicesindaco Fadda: “Opposizione ridicola e patetica”

di Redazione

Aversa (Caserta) – La maggioranza consiliare di Aversa, che sostiene il sindaco Alfonso Golia, fa quadrato intorno al vicesindaco Luigi Fadda al quale il consigliere di opposizione Alfonso Oliva ha chiesto di rassegnare le dimissioni ritenendolo responsabile della chiusura del mercato ortofrutticolo (leggi qui). Per la maggioranza Fadda è stato “ignobilmente e strumentalmente attaccato dal consigliere Oliva, nei soliti comunicati spot privi di qualsiasi analisi e approfondimento dei fatti. E vogliamo chiarire un punto per l’ennesima volta: la carica di consigliere comunale è incompatibile con quella di assessore così come previsto dal Tuel (Testo unico enti locali) che il consigliere Oliva, avvocato, dovrebbe conoscere bene. E’ normale, quindi, che un assessore sia un non candidato e un non eletto”.

“Oliva – continuano dalla maggioranza – vuole solo indicare un colpevole agli operatori del mercato ortofrutticolo sperando di distrarli dalle gravissime responsabilità sue personali e delle amministrazioni di cui il consigliere Oliva ha fatto parte, non in grado in decenni neanche di mettere quattro cessi. E allora diciamole noi un po’ di cose. Nel 2010 il consigliere Oliva è stato assessore agli Affari Generali nella cui competenza rientra il Mercato Ortofrutticolo. Che cosa ha fatto il consigliere (a suo tempo assessore) Oliva? Niente. Quando termina il suo mandato di assessore, il mercato era nelle stesse condizioni di quando il suo mandato era iniziato. Per arrivare a tempi più recenti, il consigliere Oliva era assessore anche dell’amministrazione De Cristofaro dal 2016 al febbraio 2019. Ebbene cosa pensate che l’amministrazione De Cristofaro abbia fatto per il Mercato Ortofrutticolo? Niente. E adesso il consigliere Oliva, insieme con tutta la minoranza di cui fanno parte consiglieri comunali con decenni di esperienza e vita politica, accusa questa amministrazione di non aver fatto niente per risolvere i problemi del mercato ortofrutticolo e di non volerlo riaprire? Ma scherziamo? Ma in vent’anni neanche quattro bagni chimici sono riusciti a mettere, non hanno mai mantenuto un impegno con gli operatori, non sono stati capaci di far lavorare dirigenti e funzionari su un vostro progetto (secondo quanto affermato da De Cristofaro) e adesso dite a noi che siamo degli incapaci? Fate ridere”.

Sulla delocalizzazione del mercato, la maggioranza spiega: “Il progetto di decentrare il mercato ortofrutticolo è un’idea che parte da lontano. E’ infatti presente nei piani triennali di opere pubbliche almeno dal 2013 fino al 2019. Appare quindi strumentale ed infamante l’insinuazione che l’attuale amministrazione abbia ordito un accordo politico-elettorale per spostare gli operatori in un’altra area e favorire un noto imprenditore della zona, secondo quanto riportato da alcuni giornali. Forse, se accordo politico-elettorale c’è stato, bisogna guardare in altre direzioni: pertanto, su questo punto tutta l’amministrazione invita la magistratura e gli organi giudiziari competenti ad avviare un’indagine per accertare eventuali responsabilità penali. Questa amministrazione ha già chiarito che non ha nulla a che fare con questo presunto accordo affaristico-elettorale; che non è stata questa amministrazione a decidere o istigare la chiusura del mercato ortofrutticolo; che la priorità di questa maggioranza è la riapertura del mercato nei tempi più rapidi possibili per permettere la ripresa delle attività commerciali e, parallelamente, l’individuazione di un’area più decentrata in cui spostare il mercato, di concerto con gli operatori; che già sono stati approntati tutti gli atti amministrativi per ottenere dall’Asl la riapertura del mercato; che l’area su cui attualmente insiste il mercato ortofrutticolo non sarà ceduta a privati, a nessun titolo; che la commissione di studio sul mercato ortofrutticolo servirà a fare chiarezza sulle responsabilità delle vecchie amministrazioni e a studiare soluzioni per il futuro del mercato e degli operatori”.

“Forse il consigliere Oliva e altri consiglieri di minoranza di lungo corso – incalzano dalla maggioranza – temono ciò che può venir fuori dai lavori della commissione? Hanno qualche scheletro nell’armadio che deve rimanere ben nascosto? Ma noi andiamo avanti lo stesso, anche se ci sparate quintali di fango sui giornali o sui social, dove siete così bravi a differenza di quanto siete stati incapaci nell’amministrare. I consiglieri di minoranza in Consiglio Comunale hanno dichiarato il loro dolore, la loro preoccupazione per il disagio economico degli operatori e dei loro operai, si sono detti affranti per la loro situazione: e perché quando potevano fare qualcosa non hanno fatto nulla? E il consigliere Oliva vuole le dimissioni dell’assessore Fadda? Ridicolo e patetico. Siamo noi che gli chiederemmo, se ciò fosse possibile, di fare un tuffo nel passato nel 2010, nel 2016, 2017, 2018, 2019 per presentarle lui le dimissioni per manifesta e inopinabile incapacità politica e amministrativa. Il consigliere Oliva illude i suoi sostenitori insinuando l’idea di poter decidere chi debba dimettersi oppure quali debbano essere le priorità amministrative dell’agenda politica aversana, sperando di alimentare così il dolce vento che, nelle sue elucubrazioni, lo dovrebbe far volare nel grande salto delle elezioni regionali. Diciamoci la verità, non ha tutti i torti a provarci. Senza la candidatura alle elezioni regionali, politicamente è un uomo morto: cosa farà in cinque anni di opposizione in Consiglio Comunale? Come farà a mantenere gli impegni con i suoi elettori stando tristemente all’opposizione? Potrà fare qualche show ma di concreto non potrà fare nulla, pur essendo l’attuale amministrazione consapevole degli ‘aiutini’ ottenuti grazie alle sue storiche ‘amicizie’ nella macchina amministrativa della città. E’ bene che il consigliere Oliva, e con lui tutta la minoranza, si rassegni: resterà in opposizione, in minoranza, per tanto tanto tempo. Facciano pure esplodere le loro ‘bombe’, come hanno fatto esplodere quella del mercato ortofrutticolo. Siamo pronti”.

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