Aversa, davvero si vuole “cancellare” il Secondo Circolo Didattico?

di Antonio Arduino

Aversa – Possibile che si voglia “cancellare” il Secondo Circolo Didattico della città di Aversa? Questa la domanda che pongono i genitori dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia annessa al Circolo Didattico che ha sede in via De Chiara dopo aver letto le dichiarazioni, riportate alcuni giorni fa da Pupia, fatte dall’ex assessore alla Cultura, Alfonso Oliva, che, attraverso immagini video (guarda qui), denunciava le condizioni in cui versa quello che definisce un istituto storico della città che potrebbe perdere l’autonomia ed essere accorpato ad un altro istituto se persisterà la carenza di aule, iniziata ormai tre anni fa con la chiusura del plesso Sant’Agostino, ospitante 11 classi della scuola elementare, che, per l’annata 2020-2021, potrebbe produrre un decremento prevedibile in 180 alunni, facendo scendere l’istituto al di sotto della soglia dei 600 iscritti e mandando in sovrannumero 10 docenti che andrebbero ad aggiungersi a quelli andati in sovrannumero per l’anno scolastico 2019-2020.

“Tutto questo – commentava l’ex assessore – per colpa dell’amministrazione comunale in carica a guida Pd che ogni giorno dimostra di essere costituita da incompetenti e dilettanti allo sbaraglio”. Ricordando che, malgrado solo poche settimane fa siano state segnalate infiltrazioni d’acque nelle aule, l’amministrazione non avrebbe inserito la manutenzione del tetto della ‘Linguiti’ tra gli interventi da effettuare presso gli istituti scolastici”. Per quanto riguarda la carenza di aule sopperita, parzialmente, dall’uso di quelle messe a disposizione dalla ‘Parente’, il consigliere di opposizione accusava l’amministrazione di “non saper fare i conti” perché “in data 4 settembre – spiegava Oliva – l’assessore ‘invisibile’ alla Pubblica istruzione, Ciro Tarantino, riferiva che la dirigenza della ‘Parente’ aveva messo a disposizione della ‘Linguiti’ cinque aule, di cui quattro per la didattica e una da adibire a sala docenti. All’assessore, però, è sfuggito che, con verbale del Consiglio d’Istituto, risalente allo scorso 10 luglio, veniva concessa l’ospitalità solo a tre classi della primaria della Linguiti”.

Un problema da risolvere con una ridistribuzione dei locali della sede del Secondo Circolo, come chiariva l’ex assessore indicando una soluzione. “La vecchia casa del custode adiacente alla scuola – affermava Oliva – può essere utilizzata, creando un accesso dall’interno della struttura scolastica, per creare ben tre nuove aule. Basta solo la volontà, quella che finora non ha dimostrato l’amministrazione Pd”. Questo per evitare un eventuale accorpamento della ‘Linguiti’ ad altri circoli didattici. L’idea potrebbe essere valida ma, se finalizzata all’accorpamento con altri circoli didattici, non sarebbe applicabile perché nessun circolo didattico cittadino potrebbe accorparsi al Secondo Circolo dal momento che, per legge, il numero complessivo di alunni dopo un accorpamento non può superare i mille studenti.

Ad oggi, secondo dati dell’assessorato alla Pubblica istruzione, i circoli didattici, incluso il Terzo Circolo che qualcuno aveva erroneamente indicato come in crisi di iscrizioni, e le scuole medie sono sopra i 700 alunni, mentre gli istituti comprensivi superano i 1000. Di conseguenza, o, come si augura Oliva, si troverà una soluzione valida per sopperire in maniera definitiva alla carenza di aule o il timore espresso dai genitori degli allievi del Secondo Circolo potrebbe diventare realtà nel giro di qualche anno.

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