Di Maio: “Chiederò 100mila euro di risarcimento a chi lascia M5S”

di Redazione

Per i parlamentari che lasciano il gruppo M5S “avvierò tutte le procedure previste e chiederò il risarcimento di 100mila euro “. Lo ha detto Luigi Di Maio a margine dell’assemblea Onu. Le regole M5S prevedono infatti la multa salatissima per i cambi di casacca. “Ne parlerò con il Pd, dobbiamo mettere fine a questo mercato delle vacche, sia i parlamentari che cambiano gruppo che i gruppi che li fanno entrare – ha sottolineato – E’ arrivato il momento di introdurre il vincolo di mandato: se cambi gruppo vai a casa”.

Eppure, dopo l’addio di Gelsomina Vono al Senato, passata ad Italia Viva di Matteo Renzi, crescono tra i 5 Stelle voci di nuove uscite. Una imminente a Palazzo Madama, le altre -numericamente più significative – alla Camera, apprende l’Adnkronos. Al Senato possibili addii non dovrebbero minare la tenuta della maggioranza – eventuali passaggi dovrebbero rinforzare le file di Pd e Italia Viva – mentre alla Camera i cambi di casacca potrebbero interessare anche l’opposizione: è qui, infatti, che sarebbero in corso contatti tra delusi grillini e Lega.

A margine dell’Assemblea Onu Di Maio ha parlato anche di migranti e manovra. “Sulla Libia possiamo fare un buon lavoro insieme alle organizzazioni che si occupano di diritti umani per il trattamento dei migranti in Libia, ma i centri di detenzione devono diventare centri di accoglienza gestiti dalle organizzazioni umanitarie” ha detto il ministro degli Esteri. Quanto alla manovra “non c’è tensione, il ministro dell’Economia sta facendo un ottimo lavoro di coordinamento”. “Nei prossimi giorni gli italiani conosceranno le nuove misure anti evasione – ha spiegato – faremo una lotta all’evasione senza quartiere introducendo anche il carcere per gli evasori. Ci saranno misure innovative per recuperare decine e decine di miliardi di euro dai grandi evasori”.

Poi l’eutanasia. Di Maio ha parlato di “sentenza storica” in merito a quella della Consulta sul caso di Dj Fabo. E a proposito di una legge sul fine vita, il ministro degli Esteri ha osservato: “Il Parlamento è sovrano, nei prossimi giorni mi auguro ci sia un confronto in Commissione. Questo non è tema da maggioranza e opposizione, io mi auguro che tutti possano dialogare per vedere se è possibile un confronto su un testo”. Di Maio ha sottolineato ancora: “Lasciamo lavorare il Parlamento, il governo non deve intervenire. Le forze politiche si confrontino e vedano se c’è una maggioranza”.

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