Mondragone, i tecnici locali in rivolta contro il sindaco: “Confronto assente, preferisce forestieri”

di Antonio Taglialatela

Mondragone – Assenza di confronto sul Puc e sul recupero dell’edilizia privata, scelte strategico-operative definite “incomprensibili”, mancanza di certezza nel rilascio di documentazione da parte dell’ufficio tecnico e “consistente e irrispettoso” coinvolgimento di professionisti non del territorio. Sono le accuse che un nutrito gruppo di tecnici di Mondragone, tra ingegneri, architetti e geometri, rivolge all’amministrazione guidata dal sindaco Virgilio Pacifico, chiedendo un incontro urgente per un confronto sul “bene della città”.

A seguire la lettera (scarica qui il pdf): “I sottoscritti tecnici operanti professionalmente nell’ambito del territorio  comunale di Mondragone, con la presente ritengono porre in evidenza le notevoli difficoltà che riscontrano nell’esercizio della professione rapportandosi al Comune di Mondragone, dovendosi scontrare in diverse occasioni con una vera e propria assenza di flessibilità, per non dire addirittura di volontà, che equivale essenzialmente ad un freno ad un più che mai opportuno recupero edilizio privato e sempre più necessario sviluppo urbanistico territoriale; azioni finalizzate al rilancio socio-economico del tessuto urbano.

L’ordine temporale, già teoricamente favorito dal protocollo informatico delle pratiche quale interfaccia esclusiva di utilizzo, necessita di diventare una realtà da seguire anche nella pratica sia per l’istruttoria delle pratiche che per il rilascio dei relativi provvedimenti. L’assenza con i sottoscritti di un confronto preventivo, oltre che in itinere e successivo, finalizzato a superare eventuali criticità emerse e/o riconosciute da parte dei vertici dell’Ufficio tecnico comunale, è divenuta sempre più una costante nel rapporto fra le categorie tecnico-professionali ed il Comune di Mondragone.

La mancanza di certezza rinvenibile nel rilascio dei provvedimenti amministrativi in casi simili o addirittura in vicende analoghe sta generando una gran confusione amministrativa, oltre ad evidenziare sempre più spesso disparità di trattamento nei confronti anzitutto dei clienti prima ancora che di noi tecnici di fiducia. Il non voler proporre ricorsi amministrativi da parte degli stessi, per vedere riconosciuto il relativo diritto eventualmente negato, vuole significare soltanto che la maggior parte degli interessati – in un periodo caratterizzato da una notevole congiuntura economica – preferisce evitare di scontrarsi con la Pubblica amministrazione. Il rispetto e/o l’errata interpretazione di taluni atti e provvedimenti di carattere comunale, regionale e nazionale, adottati negli anni addietro proprio per favorire una più puntuale e precisa applicazione del vigente strumento urbanistico, sfocia addirittura nell’inutilizzo di opportunità ad esempio per le schede B8 e B15 del Prg, per la realizzazione dei sottotetti e per il cambio di destinazione d’uso.

L’assenza di condivisione con i sottoscritti anzitutto dei tempi e dei modi relativi all’iter dell’approvando Puc, oltre che il ritardo nell’interlocuzione preventiva con la città, e ormai divenuta insostenibile ed inqualificabile. L’accorpamento dell’area dei Lavori pubblici con quella dell’Edilizia privata, oltre a favorire un consistente affidamento all’esterno di incarichi tecnici troppo spesso coincidenti con un irrispettoso coinvolgimento di professionisti non di Mondragone, ha rallentato, di fatto, l’operatività del settore Urbanistico, divenuto subalterno all’altro settore tecnico per l’adozione di incomprensibili scelte strategico-organizzative oltre che operativo-funzionali.

Per tutto quanta sopra esposto, nella consapevolezza del ruolo importante che la categoria tecnico professionale riveste per la crescita della Comunità mondragonese, ma anche e soprattutto nella necessità di avere un costante confronto, una leale collaborazione e la giusta condivisione con il Comune di Mondragone, i sottoscritti chiedono un incontro al Sindaco con il coinvolgimento di tutti i destinatari della presente, per meglio esporre e confrontarsi per il bene della Città, al di là delle parti e della politica”.

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