Mondragone, Ambc: “Ma le multe elevate ai cittadini sono legittime?”

di Redazione

“Pacifico continua a nominare avvocati in barba alla legge e all’Anac”. A sostenerlo l’Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune, che sottolinea: “Esaminiamo uno degli ultimi due decreti di nomina, il n. 75 del 19-07-2019, approvato contemporaneamente alla nostra ennesima denuncia. Quando si dice l’arroganza del potere! Come tutti gli atti di questa opaca amministrazione, anche questo è redatto per non far capire nulla, per dire e non dire e per occultare il più possibile. Il decreto si limita: a citare la nota con la quale l’Anac comunicava all’Ente l’avvio di un procedimento, classificato: Uwhib/001368/2018 (ma di che procedimento si tratti non è dato sapere),  a riportare che i componenti dell’ufficio per i procedimenti disciplinari hanno richiesto l’audizione innanzi al Consiglio dell’Anac al fine di difendere la legittimità del proprio operato (ma di che tipo di operato sia e nei confronti di chi non è dato sapere), ad informare della  comunicazione con cui l’Autorità comunicava l’avvenuto accoglimento della richiesta di audizione e contestualmente invitava l’Ente a comunicare i nominativi dei partecipanti, a richiamare un regolamento nazionale, evidenziando la possibilità che i soggetti convocati possano farsi assistere da un proprio legale di fiducia e a decretare di nominare un avvocato affinché assista i componenti dell’ufficio per i procedimenti disciplinari del comune di Mondragone nell’audizione dinanzi al Consiglio dell’Anac. Finita la lettura del decreto resta la domanda: ma chi cosa si tratta? ”.

“Nei mesi scorsi – continua Ambc – abbiamo saputo di un solo procedimento disciplinare, quello attivato nei confronti del comandante dei vigili urbani, Antonio Di Nardo, temporaneamente comandato presso altro comune. Comandante Di Nardo che anche di recente ha ritenuto di inoltrare un circostanziato esposto/segnalazione, prendendo di mira le sanzioni al codice della strada accertate dal Comando di Polizia Locale di Mondragone che, secondo lui, sono elevate in violazione di legge. Fermiamoci per il momento a questa ultima segnalazione di Di Nardo. L’Ambc ha avuto modo di stigmatizzare l’esuberanza del dottor Di Nardo, per esempio quando si muoveva, molto ben accompagnato e ad alti livelli, tra i Palazzi di Cirio. Ma qui non si tratta di protagonismo né di lotta tra fazioni all’interno dei Vigili Urbani, un ‘corpo’ che a questo punto appare, se non altro, un tantino malato. Si tratta, al contrario, di far sapere ai cittadini se le multe elevate nei loro confronti siano legittime o meno. Il comandante Di Nardo, ovvero l’apicale dei vigili urbani (seppure temporaneamente in servizio presso altro ente), arrivato da Carinola a Mondragone attraverso un bando di concorso per mobilità attivato con Schiappa e terminato con Pacifico (le cui procedure in generale furono a suo tempo contestate dall’Ambc, come sempre in totale solitudine), sostiene, argomentando con puntualità, la loro illegittimità”.

“Possibile che il sindaco Pacifico e i consiglieri comunali ai quali l’esposto di Di Nardo è stato inoltrato (oltre che alle diverse Procure, al Ministro dell’Interno, alla Prefettura) non sentano l’obbligo di approfondire e di chiarire pubblicamente, dando ragione o smentendo sonoramente Di Nardo? I cittadini hanno il sacrosanto diritto di sapere! Ma Pacifico e i suoi consiglieri sanno che è un loro dovere riferire pubblicamente? O ancora una volta vorranno nascondersi dietro a questioni di disciplina o di procedimento e, essendo alla canna del gas, continuare a praticare la solita ‘pesca a strascico’ di tasse, tributi e multe per cercare di prendere una boccata d’ossigeno?”.

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