Autonomia differenziata, Rostan (Leu): “Gravi rischi per l’unità nazionale”

di Redazione

L’autonomia differenziata che alimenta le disuguaglianze, penalizza il sud e promuove il sovranismo delle regioni ricche. E’ questo il tema del forum che si è tenuto a Salerno nel Salone del Genovesi della Camera di Commercio. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione “Cittadino Sudd”.

“Il Movimento 5 stelle ha tradito i cittadini del Mezzogiorno avallando il progetto di autonomia differenziata del governo che, così come impostato, rischia di condannare le regioni meridionali e i loro residenti a rimanere sempre più distanti dal resto d’Italia e dall’Europa”. Lo ha dichiarato il vicesegretario vicario del Partito Democratico, Andrea Orlando presente all’incontro.

“E’ il momento di costruire un fronte comune dei parlamentari del Sud per bloccare il disegno scellerato dell’autonomia differenziata e promuovere, nella prossima legge di bilancio, un grande piano di investimenti per il Mezzogiorno, queste le dichiarazioni di Federico Conte, presidente dell’associazione ‘Cittadino Sudd’ e deputato di Liberi e Uguali.

Quali effetti avrà l’autonomia sulla collettività? E’ quello che si chiede Michela Rostan, parlamentare Leu e vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera dei Deputati: “Il governo sta portando avanti un percorso privilegiato con tre regioni del Nord, che sono l’Emila Romagna, il Veneto e la Lombardia. Se questa riforma dovesse passare minerebbe fortemente l’unità nazionale e metterebbe a rischio i cardini del nostro sistema. Dobbiamo chiedere con forza l’applicazione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni, ndr.) e, soprattutto, dobbiamo sollecitare tutti i cittadini affinché il Parlamento possa riappropriarsi del ruolo che gli compete”.

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