Opere d’arte rubate e rivendute all’Estero: sgominata banda con base a Napoli

di Redazione

E’ di 1 milione e mezzo di euro il complessivo calore economico delle opere d’arte rubate per essere esportate all’estero da un gruppo criminale con base a Napoli e con articolazioni sequestrate dai carabinieri in diverse zone d’Italia.

Dipinti, sculture in bronzo e marmo, oggetti chiesastici, sequestrati tra Reggio Calabria, Napoli, Brescia, Catania, Torre del Greco (Napoli), Arzano (Napoli), Melito (Napoli), Sant’Antonio Abate (Napoli), Ischia (Napoli), Castrezzato (Brescia), Isola del Liri (Frosinone), Grana (Asti), nell’ambito dell’operazione “Antiques” condotta dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale (Tpc) di Cosenza, coadiuvati dai colleghi dei reparti di Napoli, Roma, Bari, Perugia, Firenze, Monza, Torino, e diretta dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dai sostituti Giovanni Calamita e Alessandro Moffa. Agli arresti domiciliari sono finite quattro persone (Luigi Benducci, 39 anni; Pasquale Iuliano, 51; Giuseppe Pedata, 46; Raffaele Petti, 68.) mentre sono state effettuate perquisizioni a carico di altri 20 indagati.

Le investigazioni, avviate nel novembre del 2015 a seguito di un controllo ad esercizio commerciale d’antiquariato di Reggio Calabria e corroborate anche da attività tecniche e di riscontro mediante l’utilizzo della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, hanno consentito di acquisire numerosi elementi investigativi di colpevolezza nei confronti dei componenti di un pericoloso sodalizio criminale, con base a Napoli e provincia e con ramificazioni nel Bresciano, dedito alla ricettazione di beni antiquariali trafugati sul territorio nazionale e commercializzati anche tramite antiquari calabresi compiacenti ovvero esportati illecitamente per essere venduti presso fiere di settore in Francia, come Avignone e Montpellier; recuperare diverse opere trafugate, alcune di rilevante importanza, nonché un ingente quantitativo di oggetti d’antiquariato esportati in territorio francese, senza la prescritta autorizzazione dei competenti organi del Ministero dei Beni culturali.

Recuperati beni di rilevanza storico artistica, provento di furto ai danni di abitazioni private del territorio nazionale, tra i quali emerge, per importanza, un dipinto, olio su tela, del ‘700, raffigurante “Madonna con Bambino”, di Scuola Napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia (Ancona), e sequestrati, al valico di Ventimiglia (Imperia), al confine con la Francia, centinaia di beni antiquariali, costituiti prevalentemente da elementi di arredo antico e di pregio, quali sculture in marmo e bronzo, consolle, dipinti su tavola e su tela, suppellettili antichi in argento, ceramica e porcellana, trasportati su furgoni presi a noleggio per l’occasione dagli appartenenti al sodalizio criminale.

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