Foggia, soldi dei parcometri non versati: un arresto

di Redazione

Avrebbe trattenuto indebitamente oltre 740mila euro di incassi dei parcometri di Foggia. E’ stato arrestato dalla Guardia di Finanza, e sottoposto ai domiciliari con l’accusa di peculato, Vincenzo Giandolfi, 45 anni, rappresentante legale della Protect srl, titolare nel periodo maggio 2016-luglio 2018 del servizio di “prelievo, contabilizzazione ed accreditamento” degli incassi dei parcometri comunali di Foggia, per conto della municipalizzata Ataf spa.

Le Fiamme gialle hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura. Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie sia nei suoi confronti per 741.968,43 euro, sia nei confronti di Raffaele Ferrantino, ex presidente del Cda dell’Ataf, in carica fino a marzo 2018, per 617.932,20 euro.

Le indagini sono partite dalla denuncia, nel maggio 2018, che l’attuale vertice Ataf ha sporto alla Procura, accusando la Protect di aver omesso di consegnare ad Ataf circa 600 mila euro di incassi dai parcometri della sosta a pagamento. Secondo le indagini, dagli inizi 2017 la concessionaria accreditava gli incassi ad Ataf con notevole ritardo, rispetto alle previsioni contrattuali, e la municipalizzata ottenne dal Tribunale a novembre 2017 un decreto ingiuntivo per 398.466,10 euro (dopo successive compensazioni scesi a 294.192,80), che l’allora presidente Ataf decise, nonostante le indicazioni del proprio legale, di non mettere in esecuzione. Nel tentativo di giustificare le inadempienze contrattuali, la Protect ha anche falsamente imputato il ritardo a difficoltà operative della Banca d’Italia di Bari.

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