Camorra, pizzo agli ambulanti del mercato: 7 arresti a Napoli

di Redazione

Venditori ambulanti costretti a versare alla camorra da 20 a 210 euro alla settimana. Hanno trovato il coraggio di denunciare consentendo alla polizia di avviare le indagini. Così, all’alba di sabato 22 giugno, sette persone sono state fermate a Napoli dalla polizia perché indiziate di estorsione e tentata estorsione con le aggravanti di aver commesso il fatto al fine di agevolare le attività di un’associazione di tipo camorristico, operante nella zona della Maddalena, e avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà con metodo mafioso.

I fermati sono di Ciro Garofalo, Gaetano Gemei, Marco Micillo, Rosaria Liguori, Lorenzo Rapicano Aiello, Gaetano della Porta e Pasquale Salvia. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia, sono state avviate da personale della Squadra Mobile e del Commissariato Vicaria – Mercato, a seguito delle dichiarazioni rese da alcuni venditori ambulanti del mercatino rionale nel quartiere Maddalena. Hanno denunciato di essere stati vittime, alcuni dal 2017 ad oggi, di continue minacce estorsive, perpetrate da soggetti che si dichiaravano legati al gruppo Ferraiuolo, legato alla cosca Mazzarella, operante nei quartieri Forcella e Maddalena.

In particolare, le investigazioni hanno permesso di riscontrare 7 estorsioni a venditori ambulanti costretti a versare somme variabili da 20 a 210 euro, a titolo di tangente settimanale. Si aggiungono ulteriori somme (50 euro), in occasione delle festività natalizie e pasquali, per esercitare l’attività di vendita di merce sulle bancarelle del mercato della Maddalena.

Seguono 4 tentate estorsioni contro venditori che, nonostante le minacce rivolte nei loro confronti (talvolta anche di morte, “se non paghi ti sparo e ti ammazzo”), si rifiutavano di pagare, denunciando gli accadimenti alle forze dell’ordine. Il provvedimento di fermo è stato convalidato dal gip che ha disposto per gli indagati la custodia cautelare in carcere. I fermati sono stato portati al carcere di Secondigliano, ad eccezione di Rosaria Liguori, spostata a quello di Santa Maria Capua Vetere.

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