Gricignano, caso Zona Nato: Damiano attacca candidati sindaco e imprenditori

di Redazione

Gricignano – E’ ancora alta la tensione e l’indignazione di Marcello Damiano che, da consigliere del Parco Nettuno all’interno del complesso residenziale Us Navy, attacca duramente la maggioranza uscente nelle persone di Vincenzo Santagata e Vittorio Lettieri.

Gli interrogativi di Damiano, a quasi un mese dall’inizio della sua battaglia personale e cittadina rispetto al degrado e all’incompiutezza dei lavori della cosiddetta “Zona Nato”, sono ancora tantissimi. “Quest’oggi voglio che mi arrivino delle risposte, chiare e precise, dai rappresentanti dell’amministrazione uscente. – dice Marcello Damiano, rivolgendosi a Santagata e Lettieri – Perché, a seguito del vostro insediamento al Comune e dopo aver vagliato lo stato patrimoniale della macchina amministrativa, non vi siete adoperati con una messa in mora o un decreto ingiuntivo nei confronti dei Coppola – Mirabella che hanno un debito di 7 milioni di euro nei confronti della nostra amministrazione? Perché niente è stato fatto per recuperare quei soldi o almeno una parte di essi?”.

Poi, rivolgendosi all’ingegner Giovanni Spezzaferri, autore dell’impianto fognario della zona, Damiano incalza: “Oltre a vendere a noi cittadini case fatte di carta che cadono a pezzi, Spezzaferri ha creato un sistema fognario indecoroso ed indecente. Voi pensate che ce ne laviamo le mani? Io vi denuncio dal primo all’ultimo affinché voi lì dietro non possiate più metterci piede. E chissà che un giorno non arrivi il mea culpa e non si cominci a rimediare, seriamente e fattivamente, al danno arrecato ricostruendo o sistemando ciò che al momento pare fare acqua da tutte le parti”.

Intanto, l’ingegner Spezzaferri, in una dichiarazione rilasciata a “La Rampa”, fa alcune precisazioni: “La mia società faceva parte di un consorzio, tra cui Coppola ed altri imprenditori locali. Ci tengo a ribadire che chiunque ha acquistato i miei fabbricati non si è mai lamentato di problemi strutturali o altri”. Poi sottolinea: “Per quanto riguarda la manutenzione spettava sì al consorzio ma ad un’azienda partecipante. Per questo, anche se non spetta me, mi assumo la responsabilità verso chi ha acquistato la casa di provvedere a sistemare il collettore fognario”.

A stretto giro, arriva il commento di Damiano: “Mi fa piacere che finalmente qualcuno risponde e volevo complimentarmi con l’ingegner Spezzaferri che almeno da uomo si prende il problema a cuore e dirgli comunque che quando vuole vedere i problemi delle case può venire a prendersi un caffè a casa mia e gli mostro tutte le inadempienze effettuate. Mi domando ancora perché avete avuto l’onere di costruire gli edifici e non terminarli entro il 2012 come da accordi, poiché ancora oggi non li avete terminati”.

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