Casapesenna, lancio di uova contro bus: 3 denunce. Il sindaco: “Un gesto che non ci rappresenta”

di Redazione

Casapesenna – Tre giovani di Casapesenna sono stati denunciati dai carabinieri in quanto ritenuti responsabili dell’aggressione ai danni dell’autista di un pullman durante la giornata del 5 febbraio, giorno di Carnevale. Secondo quanto finora accertato, intorno alle 17, in corso Europa, il bus guidato da Paolo Zagaria, con a bordo una scolaresca di Terricciola (Pisa), in visita tra i beni confiscati del territorio, è stato bersaglio di un lancio di uova. A quel punto, l’autista scendeva dal pullman per dire ai ragazzi di fermarsi ma alcuni di loro lo aggredivano, in particolare uno che gli sferrava un calcio ad un ginocchio, costringendolo alle cure in ospedale.

Una vicenda dietro la quale, secondo alcuni, ci sarebbe stata l’ombra di un “agguato” ma che, invece, come sottolineano altri, tra cui il Comitato Don Peppe Diana e l’associazione Libera contro le Mafie, altro non sarebbe stato che un atto balordo. “La banda di bulli neppure sapeva chi fosse a bordo del mezzo di trasporto. Le uova sono state, infatti, lanciate anche a tutte le altre auto che precedevano l’autobus, secondo una barbara pratica carnevalesca di alcune frange giovanili”, scrivono in una nota il Comitato don Peppe Diana e Libera, spiegando: “I fatti si sono aggravati nel momento in cui l’autista ha ritenuto di dover scendere dal pullman per dire ai ragazzi di smetterla e verificare, evidentemente, quali danni avesse subito il pullman. E’ stato a quel punto che il gruppo di giovani lo ha aggredito”.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa. “A Casapesenna un gruppo di ragazzini ha dato libero sfogo ad una vergognosa scena degli anni ‘80. Sono indignato e vergognato di tutto ciò. Hanno aggredito in malo modo un gruppo di persone e in particolare un pulmino e un’autista in visita ai beni confiscati del nostro paese che negli ultimi anni sta subendo un vero cambiamento. Probabilmente i ragazzini hanno preso di mira queste persone senza saper davvero chi erano e perché erano a Casapesenna”. “Però – sottolinea De Rosa – non posso accettare parole ingiuriose sul mio paese e sulla mia gente, non è corretto nei confronti di un paese che con forza sta facendo passi in avanti. È altrettanto vergognoso offendere un’intera popolazione per un gesto sicuramente sbagliato ma compiuto da un gruppo di ragazzini che non rappresentano Casapesenna. Negli ultimi 5 anni siamo stati noi a trasformare i beni confiscati in isola ecologica, ostello della gioventù, caffè letterario, caseificio sociale (quasi pronto). La mentalità di questi ragazzini è assolutamente da rivedere e da punire ma non possiamo pagare tutti le conseguenze del comportamento di pochi. Abbiate rispetto del nostro lavoro. Spero in un immediato chiarimento da parte degli organi competenti”.

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