Scommesse, slot machine e gratta e vinci: Aversa al secondo posto nel Casertano

di Livia Fattore

Dopo Santa Maria Capua Vetere, è quello di Aversa il comune dove si spende di più, pro capite, in provincia di Caserta per le scommesse. Gratta e vinci, lotterie, Superenalotto, Lotto, scommesse sportive, macchinette, gioco online, ippica, bingo: la raccolta per l’azzardo nel 2017, ultimi dati noti, in Italia è aumentata di più di 5 miliardi di euro dall’anno precedente. Stabile il giocato per le slot, avanzano nuove modalità di gioco, mentre emerge una curiosità: gli abruzzesi sono quelli che giocano di più in Italia. Ad essere messi in campo tutti i dati comune per comune di ogni gioco gestito dai Monopoli.

Santa Maria Capua Vetere è al primo posto nel Casertano di questa poco invidiabile graduatoria con ben 2325 euro pro capite per abitanti con i quali si posiziona al 320esimo posto in assoluto. 381esimo posto per Aversa con 2146 euro pro capite. Per la città normanna un altro risultato poco lusinghiero: Aversa è 12esima tra i 130 comuni sopra i 50mila e sino a 200mila abitanti. Per capire la gravità di questi numeri basta confrontarli con quelli di Caserta: 1092simo posto in assoluto e 74esimo tra i 130 comuni sopra i 50mila e sino a 200mila abitanti, con ‘appena’ 1329 euro di scommesse annue pro capite. Il capoluogo è addirittura sotto alla media provinciale che è di 1431,85 euro pro capite. Un risultato che, in verità, non sorprende più di tanto, tenuto conto delle continue aperture di locali di scommesse, presenti praticamente in ogni strada cittadina e sempre frequentate.

Ludopatia come malattia sociale. Qualche anno fa, grazie alla presenza ad Aversa del centro dell’Asl di Caserta del Centro delle dipendenze, erano stati messi in campo diversi progetti, ma, quando il dirigente medico ha lasciato il posto per assumere quello di direttore generale di una Asl napoletana, quei progetti sono caduti nell’oblio assoluto.  “Una tristezza infinita – afferma un titolare di una rivendita di tabacchi – quando vedo sempre la stessa gente parcheggiata davanti al tabacchi a scommettere, a grattare ‘gratta e vinci’. So di persone che si giocano pensioni e stipendi oppure pignorano gioielli. Insomma, uno strazio». Uno strazio come le decine di “inebetiti” che nei tabacchi fissano gli schermi dedicati ai giochi dei Monopoli per ore, dimenticando famiglie e lavoro.

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