Napoli, colpi d’arma da fuoco contro la storica pizzeria “Di Matteo”

di Redazione

Dopo “Sorbillo”, il cui portone fu danneggiato da un ordigno artigianale il 16 gennaio scorso, un’altra pizzeria del centro storico di Napoli è stata presa di mira: stanotte qualcuno ha esploso colpi d’arma da fuoco contro “Di Matteo”, in via dei Tribunali. Un altro colpo a uno dei simboli della città. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Napoli-Centro e del nucleo radiomobile che hanno riscontrato 4 fori nella serranda del locale e rinvenuto sul selciato 9 bossoli.

La pizzeria Di Matteo è un locale storico della città, conosciuta da residenti e turisti soprattutto per la specialità della pizza fritta. Nel luglio del ‘94, in occasione del G7 che si svolgeva a Napoli, durante un fuoriprogramma nel corso di una passeggiata nel centro storico della città, l’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, andò a mangiare una pizza margherita “a portafoglio”.

“Un gesto da condannare e da denunciare. Io e la mia famiglia siamo sotto shock per quanto accaduto”, ha scritto su Facebook Salvatore Di Matteo, titolare dello storico locale. “Mai in quasi 100 anni di attività era accaduta una cosa simile”, ha continuato, “ma non ci arrendiamo, anzi, reagiamo con forza. Vogliamo far sentire la nostra voce e urlare a tutti che Napoli non è e non può essere questa!”.

“Il centro storico di Napoli è in mano a bande criminali. Gli episodi ormai si verificano puntualmente di notte quando la presenza delle pattuglie per strada si riduce. Questa volta i proiettili hanno colpito la storica pizzeria Di Matteo di via Tribunali, ma è da tempo che ormai l’intero quartiere è preda di questi atti criminali. La camorra insomma ancora una volta sta sfidando lo Stato. Pretendo sicurezza per i miei concittadini. Non si può consentire di continuare a sparare per strada come in un far west”, dice Giampiero Perrella, presidente della IV Municipalità di Napoli. “Dove stanno – conclude Perrella – le politiche per la sicurezza nella nostra città promesse dal Ministro Salvini? Purtroppo la propaganda è come le bugie, ha le gambe corte. Ed è evidente ormai che il tema della lotta alla camorra e alle mafie è scomparso dall’agenda del Governo Lega – 5 Stelle”.

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