Carinaro, la Pro Loco celebra il Dialetto e Sant’Antonio Abate

di Redazione

La sede della Pro Loco “Sant’Eufemia” di Carinaro ha ospitato, in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto e della Lingua Locale, un incontro dal titolo “Sand’Anduon, Sand’Anduon, tecchete ‘o viecchie e dacce ‘o ‘nnuove”. E’ stata ripercorsa l’antica ricorrenza di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, con declamazioni di storie e vissuti carinaresi, nell’ottica di conservare e salvaguardare le origini e le radici culturali del territorio.

Dopo i saluti di benvenuto da parte di Raffaele Compagnone, presidente della Pro Loco, si sono susseguite le declamazioni in vernacolo di Giovanni Cesaro, presidente dei Probiviri, e la recita degli aneddoti e delle cantilene carinaresi più conosciute di Giuseppe Barbato, cultore della storia locale e vicepresidente della Pro Loco. Poesie e racconti locali sono stati letti anche dalla socia Carmela Abate e dal giovane Ciro Piro. Viva soddisfazione è stata espressa dal presidente Compagnone, il quale, nel ringraziare gli intervenuti, ha voluto manifestare il suo compiacimento anche per il fatto che la Pro Loco di Carinaro, assieme a quella di Macerata Campania, è stata tra le uniche promotrici di questo evento in tutta la provincia di Caserta ed ha espresso il suo auspicio affinché si possa svolgere anche per la prossima edizione.

Una delle cantilene declamate è stata la seguente: “Sott ‘o pont e Carinar, So’ arrivat e american, Co’ ‘i cannun e ‘i carrarmato. I tedeschi so’ scappat. Tutt ‘u popol currette. Cu ‘i fucil a muschett. Carinaro a braccia apert. E llim fa ‘na festa a Santa Eufemia bella. Che c’è scansata a chesta guerra”. Al termine, non è mancata una degustazione di prodotti tipici locali in un convivio gioioso tra tutti i presenti.

IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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