Mondragone, AMBC: “Famiglie in difficoltà, povertà educativa ed abbandono scolastico”

di Redazione

“Per fare del bene alla Società, bisogna anzitutto conoscerla, e per conoscerla è necessario di studiarla profondamente”: così il cardinale Schuster, arcivescovo di Milano, scriveva di suo pugno sulla prima copertina di Aggiornamenti Sociali, nel gennaio 1950 (una “chicca” tratta dall’archivio di A.S.). E chi vuole fare politica attiva, aggiungiamo noi, deve studiarla ancora di più, in modo che le azioni che vengono intraprese non siano stridenti con i bisogni e le priorità dei cittadini. Eppure, c’è tutto un fiorire di candidati e di eletti che si cimentano con la cosa pubblica pur non avendo alcuno strumento tecnico-politico per governare e in molti casi non sapendo neppure da che parte incominciare.

Una condizione non dissimile da quella che vive Mondragone da troppi lustri. Di qui lo sforzo dell’AMBC per far circolare studi, dati, analisi ed interpretazioni e da questi cercare di stimolare dibattiti e confronti (dai quali comunque Pacifico ed i suoi fuggono sistematicamente) e qualche “proposta ragionevole”. Già siamo intervenuti sulla “povertà educativa”, senza suscitare reazione alcuna. L’abbandono scolastico, come si sa, può avere tante cause, ma spesso incide la condizione socio-economica delle famiglie. Una famiglia in difficoltà economica ha minori possibilità di offrire opportunità educative ai propri figli. I giovani che provengono dalle famiglie svantaggiate tendono a conseguire livelli di apprendimento più bassi della media. Lo indicano chiaramente i dati contenuti nell’ultimo rapporto Invalsi 2018. Ma Pacifico sa quante sono le famiglie in difficoltà e quanti i ragazzi che escono precocemente dal sistema scolastico e formativo? E’ il caso- forse- di ritornarci. A Mondragone il 9,1% di famiglie è in potenziale disagio economico e il 23,7% di ragazzi tra i 15 e i 24 anni risulta in uscita precoce dal sistema d’istruzione e formazione.

Dati allarmanti! Vediamo ora i dati dei comuni limitrofi. A Falciano del Massico le famiglie in disagio economico sono il 4,3% e i ragazzi in precoce abbandono formativo il 19,9%. A Carinola le famiglie in difficoltà sono il 3,6% e i ragazzi che abbandonano scuola e formazione sono il 15,1%. A Cellole il 6% delle famiglie vive in potenziale difficoltà e il 20,1% dei ragazzi abbandona precocemente il sistema formativo. A Sessa Aurunca le famiglie in difficoltà sono il 4,9% e i ragazzi che fuoriescono prima dal sistema formativo sono il 16,1%. Peggio di noi, da questo punto di vista, c’è solo Castel Volturno con l’11,2% delle famiglie in difficoltà e il 27,5% di ragazzi che abbandonano. A conferma che il vero dramma sociale si vive sull’asse domiziano e che, oltre ai reportage televisivi e giornalistici, è sempre più urgente una Legge Speciale (Legge Domiziana) e un Grande Progetto Nazionale (con relativi fondi) per la messa in sicurezza e per sviluppo socio-economico di quest’area del Paese. Ma ritorniamo a noi. E’ tempo di bilancio e di programmazione ed è questo il momento delle decisioni politiche.

E, allora, l’AMBC chiama Pacifico alla Politica (pur sapendolo alquanto allergico ad essa): cosa proponi, egregio sindaco e assessore al welfare ad interim, nel bilancio 2019 per queste famiglie e per questi ragazzi? Intervenire per ridistribuire la ricchezza anche da noi, per cercare di accorciare le distanze tra chi ha di più e chi ha di meno o niente (e non solo attraverso la progressività di tasse e tributi, che- comunque- non viene praticata) dovrebbe essere un imperativo. Lo è per l’AMBC, la quale però può fare ben poco, essendo stata fatta fuori all’indomani del tradimento del Patto Civico e non avendo, come cittadini, la possibilità del Bilancio partecipativo, tuttora negato da Pacifico.

Esimio sindaco e assessore al bilancio ad interim, intervenire per ridurre la povertà ed il divario tra le famiglie e i cittadini è una priorità anche per te? E quali politiche stai mettendo in piedi? Ovviamente non è solo una questione di reddito e vi lasciamo, perciò, con una segnalazione per approfondire il tema: si è svolta il 28 novembre scorso a Roma, promossa dalla Fondazione l’Albero della Vita insieme all’Alleanza contro la povertà in Italia, all’Ordine degli Assistenti sociali – Consiglio nazionale, alle ACLI e con la partnership pedagogica della Fondazione Patrizio Paoletti per lo Sviluppo e la Comunicazione la Conferenza “Povertà dell’infanzia: solo una questione di reddito?” I singoli interventi che si sono tenuti nel corso della mattinata sono disponibili sul canale Youtube di Fondazione L’Albero della Vita

AMBC – Associazione Mondragone Bene Comune

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