Sea Watch, divieto di navigazione intorno alla nave: verso emergenza sanitaria

di Redazione

“Lo specchio d’acqua all’interno della Baia di Santa Panagia, per un raggio di mezzo miglio dalla Sea Watch 3, è interdetto alla navigazione, ancoraggio e sosta con qualunque unità non espressamente autorizzata”. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, Luigi D’Aniello. Vietate anche la balneazione, le immersioni subacquee e le attività di pesca. Sono 47 i migranti a bordo della nave della Ong tedesca.

L’ordinanza si richiama alla nota di domenica della prefettura che, “alla luce di quanto emerso durante la riunione tenutasi in presenza delle forze di polizia, ha richiesto alla Capitaneria di porto di Siracusa – si legge nel documento – l’adozione di urgenti provvedimenti di disciplina della navigazione e dell’accesso nell’area di mare circostante il punto di fonda dell’unità Sea Watch 3, mediante interdizione del tratto interessato in considerazione del fatto che la presenza e/o la navigazione di altre imbarcazioni attorno alla stessa motonave possono creare problemi riguardanti l’ordine pubblico e la sanità pubblica”.

Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla Prefettura, una delegazione del Pd composta dal presidente, Matteo Orfini, e dal segretario, Maurizio Martina, è salita a bordo della nave. “Finché il governo non aprirà il porto e li farà sbarcare noi non arretreremo di un passo in questa battaglia di umanità”, sottolinea Orfini. Mentre per Martina quelle a bordo sono “persone da troppo tempo ostaggio di una condizione per noi incredibile. Un Paese serio come l’Italia merita di gestire queste situazioni in altro modo. Bisogna dare una mano a rendere chiara questa situazione. Dobbiamo provare a verificare insieme le condizioni di queste persone e chiedere con forza al governo di non voltarsi dall’altra parte. Chiedere che il governo gestisca questa vicenda non come il terzo tempo di una campagna elettorale”.

Il Garante per l’infanzia del Comune di Siracusa, Carla Trombino, ha presentato al Tribunale dei minorenni di Catania un ricorso d’urgenza per lo sbarco e l’assegnazione a un centro specializzato dei 13 minorenni a bordo della Sea Watch. La richiesta è stata depositata dall’avvocato Rosa Emanuela Lo Faro ed è motivata con “i maltrattamenti e le torture” che i giovani hanno subito in Libia.

Sulla Sea Watch la situazione diventa sempre più drammatica. Secondo quanto si apprende, il comandante della nave avrebbe comunicato con una mail che anche il terzo servizio igienico della nave nelle prossime ore potrebbe diventare inutilizzabile. I tre bagni usati dai 47 migranti e dalle 22 persone che compongono il personale dell’Ong tedesca starebbero per raggiungere la saturazione. Questo tipo di rifiuti non può essere scaricato in quella zona mare non lontana dalla costa.

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