Santa Maria la Fossa, bracconaggio: tre denunce e armi sequestrate

di Redazione

I carabinieri della stazione Forestale di Castel Volturno e del Nucleo tutela biodiversità di Ischitella, nell’ambito di servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati a danno dell’avifauna autoctona e di quella acquatica migratoria, a Santa Maria la Fossa, località “Camino”, hanno accertato due situazioni illecite.

A seguito di richiesta di intervento da parte delle guardie particolari giurate dell’Enpa di Caserta, che avevano sorpreso due persone armate di fucile da caccia carico con 4 colpi, in attitudine di caccia, all’interno di un appostamento fisso in lamiera con l’ausilio di richiami acustici elettromagnetici in funzione, stampi in plastica galleggianti sul bacino artificiale “vasca” ed un esemplare di fauna selvatica già abbattuta, i forestali hanno proceduto al sequestro di 2 fucili da caccia calibro 12; 101 cartucce calibro 12 cariche; 2 richiami elettroacustici vietati; uno specchio d’acqua artificiale dell’estensione di circa 1000 metri quadrati; un appostamento fisso in lamiere della superficie in pianta di circa 3 metri quadrati. I due bracconieri sono stati denunciati in stato di libertà per esercizio di caccia con mezzi vietati e con fucile privo di idoneo accorgimento tecnico atto a rendere la capienza del serbatoio-caricatore a soli 2 colpi.

Subito dopo il primo intervento, i militari udivano a distanza un richiamo elettroacustico in funzione riproducente il verso di esemplari appartenenti all’avifauna acquatica, pertanto si portavano al punto d’insorgenza della fonte sonora, risultata derivare da un’azienda bufalina dismessa, all’interno di un container utilizzato come appostamento fisso (“botte”), dislocato in adiacenza di uno specchio d’acqua artificiale (“vasca”), sul quale erano posizionati stampi in plastica, il tutto attrezzato per attirare illecitamente l’avifauna acquatica da abbattere. Una volta giunti nei pressi dell’appostamento, l’uomo che era al suo interno, resosi conto del sopraggiungere dei carabinieri, si è dato repentinamente alla fuga, spegnendo e portando via con sé un richiamo elettromagnetico acustico ed il fucile da caccia.

Il tentativo di raggiungere l’individuo in fuga non andava a buon fine in quanto lo stesso faceva perdere le sue tracce tra la vasta campagna circostante. I militari risalivano, comunque, all’identità del bracconiere in quanto, nell’ispezionare la zona, veniva rinvenuta, parcheggiata nel piazzale dell’azienda bufalina la sua autovettura, risultata essere di proprietà di un 37enne di Napoli, il quale veniva denunciato in stato di libertà, in concorso con il proprietario del fondo, per il reato di esercizio di caccia con mezzi vietati. Contestualmente venivano sottoposti a sequestro giudiziario l’appostamento fisso (container); lo specchio d’acqua artificiale dell’estensione di circa 30mila metri quadrati; 623 munizioni cariche calibro 12; un richiamo acustico e diffusori; ed altre attrezzature utilizzate per l’esercizio dell’attività venatoria illecita.

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