Aversa, Ingegneria: si inaugura la struttura che ha “stravolto” la Real Casa dell’Annunziata

di Antonio Arduino

Aversa – Ormai ci siamo. Mercoledì 5 dicembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale di quello che viene definito “spazio polifunzionale” realizzato all’interno della Real Casa Santa dell’Annunziata, dove fa la parte del leone un aulario costruito, probabilmente in cemento, di colore grigio chiaro e grigio scuro che rappresenta un pugno nell’occhio per l’architettura di una struttura nata nel 1310, la cui gemella si trova a Napoli e che era una delle perle storiche ed architettoniche della città di Aversa.

Una struttura concessa in uso all’Università nel 1994 per farvi insediare la Facoltà di Ingegneria, secondo una convenzione di cui non è stata data pubblicità a suo tempo e di cui non sembra essere possibile prendere visione per capire se la concessione in uso prevedesse la realizzazione di quella struttura che nulla ha a che vedere con l’architettura del complesso conventuale di cui ancora restano tracce, rappresentate dal chiostro dell’ex convento con tanti fiori e verde come classicamente era in tutti i conventi. Nella parte in cui è stata realizzata la nuova struttura da tempo, ormai, era stato eliminato il verde esistente, del quale resta traccia nell’ulivo ancora presente, per realizzare un parcheggio ad uso del personale dell’Università, oggi coperto da un manto di asfalto nero che, per dare la sensazione dell’esistenza del verde, è stato arricchito da contenitori per alberelli di limone.

La cittadinanza da tempo si chiede perché sia stata data l’autorizzazione dalla Soprintendenza ai beni artistici e culturali per realizzare questa struttura che non sembra migliorare, da un punto di vista architettonico, la Real Casa Santa dell’Annunziata. Considerando che l’organismo casertano è intervenuto più e più volte nella città di Aversa per bloccare interventi di ristrutturazione programmati,  come nel caso della biblioteca comunale e come, ultimo in ordine di tempo, la ristrutturazione dell’ex liceo artistico di Piazza don Diana, partito ritardo proprio per l’intervento dell’ente casertano; considerato, poi, che la città di Aversa viene definita “città d’arte”, sono in tanti a chiedersi perché la politica locale abbia consentito che si edificasse questa struttura senza battere ciglio. Dov’era quella opposizione, che è pronta a contestare anche un errore nella potatura degli alberi, quando sono partiti i lavori che potevano essere fermati subito, affinché il nuovo edificio venisse realizzato, quantomeno, restando in linea con quella che era la struttura della Real Casa Santa dell’Annunziata?

L’ultima domanda che si pongono i cittadini è perché di questa inaugurazione non sia stata data notizia attraverso i normali mezzi di informazione ma con un semplice manifesto affisso all’interno dell’ingresso della facoltà e perché fra i partecipanti non è stata prevista la presenza del sindaco di Aversa, il maggior rappresentante della città che ha concesso l’uso all’Università di un edificio storico per farlo diventare Facoltà di Ingegneria?

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