Aversa, nuovo Aulario Ingegneria: opera moderna o “mostro”?

di Nicola Rosselli

Aversa – «Sono perplesso» ha dichiarato Alberto Coppola, docente di Urbanistica presso l’Università Federico II di Napoli parlando dell’aulario di via Torretta inaugurato nella mattinata di ieri (guarda il video). «Non ho visto gli atti, ma credo che, forse, con gli strumenti urbanistici in vigore non sarebbe stato possibile realizzarlo. Sono sorpreso che ci sia stato un parere positivo della Sovrintendenza dei beni Storici e Artistici, un bene come l’Annunziata andava tutelato eliminando le superfetazioni di epoca recente qual era, ad esempio il capannone esistente su via Torretta».

La posizione del professore Coppola in città è condivisa da molti altri tecnici. Non a caso, come ci rivela il vicesindaco Michele Ronza, ingegnere e già vicepresidente del relativo ordine, quella costruzione non piace tanto nemmeno al sindaco Enrico De Cristofaro, anche lui addetto ai lavori, sino al 2016 presidente dell’Ordine degli Architetti di Caserta. «Come amministrazione – ha dichiarato Ronza – non siamo intervenuti. Probabilmente poteva realizzarsi un altro modo. La Soprintendenza, comunque, ha seguito i lavori e ha scelto anche i colori». «Lavori – ha continuato il vicesindaco – che erano stati a rischio perché a dicembre 2016 non erano ancora stato realizzato il manufatto e l’Europa chiedeva la restituzione di due milioni e mezzo di euro che erano stati già erogati. Quando si parla di un intervento che piace o che non piace si è nella filosofia. All’interno, comunque, è sicuramente funzionale. Servono, comunque, ancora altri spazi soprattutto per quanto riguardano i laboratori».

«Nei progetti Piu Europa – ricorda il sindaco dell’epoca Mimmo Ciaramella – fu inserita anche l’Università perché ritenevo e ritengo che sia una risorsa da tutelare. Con il preside Di Natale fu presentato e finanziato un progetto da cinque milioni di euro e questo è il frutto». Tra i cittadini i pareri sono discordi. C’è chi, afferma: «Questo è uno stupro architettonico ed è assurdo che tutti tacciano», e chi, al contrario dichiara: «Ma per quale motivo sarebbe un mostro? E’ molto moderno invece. Meglio di quel muro fatiscente e triste che c’era». E ancora: «Fatiscente il muro di prima e casermone inadeguato a un centro storico ciò che vediamo adesso. Avrebbero potuto usare un’architettura meno impattante e più adatta ai complessi adiacenti».

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