Falsi certificati di viaggio per scorta a testimone di giustizia: assolti 5 carabinieri

di Redazione

La Corte Militare di Appello di Roma, presieduta dal dottor Eugenio Rossi, con procuratore generale di udienza il dottor Isacco Giustiniani, ha assolto, mandando completamente prosciolti per tenuità ed irrilevanza del fatto, dopo una lunga camera di consiglio, tre sottufficiali e due militari dell’Arma dei Carabinieri imputati per truffa militare aggravata e continuata in concorso per aver falsificato dei certificato di viaggio quando si recavano in missione per svolgere un servizio di tutela nei confronti di un noto imprenditore della zona, che aveva assunto la qualità e la veste di testimone di giustizia.

I carabinieri erano in servizio, all’epoca dei fatti, presso diverse stazioni della zona e ogni giorno a inizio attività ed a fine attività si recavano alla compagnia carabinieri di Santa Maria Capua Vetere per poi effettuare la propria attività istituzionale di scorta e vigilanza operativa. I giudici militari hanno accolto la tesi della difesa. Assolti: Renato Francesca (difeso dall’avvocato Ferdinando Trasacco); Michele Spadafora (difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo); Giuseppe Maccarone, Aniello Razzano (difesi dall’avvocato Edda De Iasio), Michele Carusone (difeso dall’avvocato Maria Angela Maietta).

In primo grado il Tribunale Militare di Napoli aveva condannato tutti a pene significative che avrebbero comportato certamente la perdita del posto di lavoro. Ma la Corte di Appello ha ribaltato completamente il giudizio di primo grado prosciogliendo gli imputati per i quali è finito un incubo durato quasi sei anni.

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