Aversa, le note di Cimarosa e Paisiello “ritornano” nel palazzo imperiale di San Pietroburgo

di Livia Fattore

Le note dei musicisti del Settecento NapoletanoGiovanni Paisiello e Domenico Cimarosa, tornano a riecheggiare nel palazzo imperiale di San Pietroburgo dove i due maestri erano stati per anni sotto l’ala protettrice di Caterina II. Con le musiche tornano anche i due pianoforti a tavolo che la zarina aveva regalato ai due musicisti grazie all’iniziativa Prodigioso Movimento, uno straordinario evento espositivo-musicale che unisce due grandi ex-capitali, Napoli e San Pietroburgo, sul filo delle note musicali, a cura di Cesare Corsi, Luigi Ficacci e di Tatiana Bushmina, da un’idea di Marc Innaro. Paisiello e, soprattutto, Cimarosa, il Cigno di Aversa, alla corte di Caterina II rappresentano la Napoli dei grandi musicisti della seconda metà del Settecento, compositori raffinati e richiestissimi nella Russia della grande corte imperiale.

Domenico Cimarosa è considerato la massima espressione dell’Opera Buffa e del Settecento Napoletano. Sia al genio aversano che al tarantino Paisiello, per la zarina rappresentavano i più apprezzati e prolifici della celebre Scuola Musicale Napoletana. Ad entrambi, Caterina II fece dono di un pianoforte a tavolo come regalo di commiato, quando terminò il loro soggiorno a corte. In occasione della settima edizione del Forum Internazionale della Cultura di San Pietroburgo e del Festival Stagioni Russe, un grande evento espositivo-musicale ha ricreato un ponte tra due Paesi e due culture che hanno interagito nei secoli. Tra la Reggia di Caserta, il Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella di Napoli e il Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, Prodigioso Movimento è promosso dall’associazione MetaMorfosi, di concerto con l’Ambasciata d’Italia a Mosca, l’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo, il Museo dell’Hermitage, la Reggia di Caserta, l’Orchestra del Teatro Music Hall di San Pietroburgo e il Conservatorio San Pietro a Majella.

Proposito dell’iniziativa quello di presentare al pubblico un aspetto finora sconosciuto delle relazioni musicali tra Italia e Russia, sottolineando lo stretto collegamento artistico e culturale tra l’Impero di Russia e il Regno delle Due Sicilie, al tempo di Caterina II. Non a caso il Napoletano era la lingua diplomatica per eccellenza. Per l’occasione, nel foyer del Teatro del Museo Hermitage di San Pietroburgo, sono risuonate, grazie all’orchestra del Teatro Music Hall di San Pietroburgo, sotto la direzione del maestro Fabio Mastrangelo e con la partecipazione di alcuni musicisti napoletani, le note di alcune rarissime partiture dei due celebri compositori, tra cui una di Cimarosa presentata a Corte e mai più riproposta. Ad accompagnare gli eventi musicali, l’esposizione, in programma sino al prossimo 25 novembre, “dei due strumenti musicali oggi di proprietà del Conservatorio di Napoli, riportati per la prima volta in Russia, insieme con una selezione di opere, sia pittoriche che scultoree, nonché di rari spartiti e manoscritti autografi, eccezionalmente concessi in prestito per l’occasione”.

IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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