Le nuove mete del traffico di rifiuti: formazione del PolieCo alle forze di polizia

di Redazione

Nuove frontiere del traffico illecito dei rifiuti e roghi negli impianti di trattamento. Il tema è stato affrontato oggi alla scuola di perfezionamento delle forze di polizia di Roma dal direttore del Polieco, Claudia Salvestrini, nell’ambito del corso promosso in collaborazione con la Fondazione Santa Chiara per lo studio del diritto e dell’economia dell’ambiente e Diritto all’ambiente.

“Sbagliato sostenere che il sistema dei rifiuti in Italia sia saltato a causa della chiusura delle frontiere da parte della Cina – ha detto Salvestrini – se prima c’era un equilibrio, che oggi non c’è più, vuol dire che a tenere in piedi il circuito era il traffico illecito dei rifiuti e questo in un Paese civile, non può essere tollerato. Bisogna dire basta alla raccolta differenziata che privilegia la quantità e non la qualità”. Dopo la Cina, le nuove mete sono il Vietnam, la Malesia, la Thailandia, ma preoccupano molto gli investimenti anche di imprenditori italiani nel business dei rifiuti nell’Europa dell’Est.

Un allarme lanciato dal Polieco, da anni impegnato nel contrasto al traffico illecito dei rifiuti in coerenza con la propria missione, che prevede il monitoraggio della tracciabilità a tutela della concorrenza leale fra le imprese. Il corso di alta formazione, tenutosi con lo scopo di offrire strumenti tecnico – giuridici alle forze di polizia nazionali ed internazionali presenti, ha visto la partecipazione del già procuratore di Civitavecchia Gianfranco Amendola, del procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Bari, Roberto Rossi, delle giuriste esperte di diritto ambientale Valentina Vattani e Valentina Santoloci.

Testo unico ambientale, legge sugli ecoreati, sentenze della Corte di Cassazione. Dall’end of waste al formulario, dal registro di carico e scarico al cambio codice Cer, nell’ambito del corso sono stati affrontati gli aspetti principali legati alle attività di controllo della corretta gestione dei rifiuti. “L’attività di controllo è fondamentale – ha detto il presidente Polieco, Enrico Bobbio – per consentire alle imprese che lavorano nella legalità di non essere danneggiate da chi sceglie la strada dell’illegalità, ma anche e soprattutto per garantire un corretto smaltimento dei rifiuti e la tutela della salute”.

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