Caritas Italiana, il cardinale Montenegro ad Aversa per la Giornata dei Poveri

di Livia Fattore

«Perché noi possiamo partire in cerca di un posto migliore e gli altri non possono arrivare? Il problema non è la migrazione ma il fatto che essa è il frutto di un’ingiustizia globale. Quando si spostano i popoli, allora sta cambiando tutta la storia del mondo». Parole che pesano come un macigno queste pronunciate dal presidente di Caritas Italiana, cardinale Francesco Montenegro, in occasione dell’incontro che il prelato (che ha nella sua diocesi anche Lampedusa) ha avuto con il clero, i fedeli e i volontari presso la Caritas di Aversa nell’ambito delle iniziative per la Giornata dei Poveri volute dal vescovo della diocesi normanna Angelo Spinillo e dal responsabile della Caritas aversana don Carmine Schiavone.

«Papa Francesco – ha dichiarato Montenegro – non l’ha chiamata giornata mondiale della povertà, ma dei poveri, perché ha voluto quasi chiamarli per nome. Oggi la vita sembra aver perso valore e mentre aumenta il benessere cresce anche il numero dei poveri. Più che paesi ricchi e paesi poveri, oggi esistono paesi arricchiti e altri impoveriti». «Il risultato – ha continuato – è una società decadente con tante solitudini e una sempre più carente capacità di relazionarsi all’altro, specialmente a chi la società tende ad escludere. Il mondo però è sempre stato così e Gesù finì sulla croce proprio perché cercò di cambiare le cose. Dopo duemila anni la storia sembra che non sia cambiata». «Il povero, dunque, – conclude Montenegro – non è solo una pancia da riempire, ma ha il diritto di sentirsi una persona come gli altri. La solidarietà è sfamare un povero, la Carità è stargli accanto».

La ricca tre giorni di iniziative organizzata dalla diocesi di Aversa in preparazione della Giornata mondiale dei Poveri, dopo il doppio appuntamento di ieri (in mattinata alla Casa di Reclusione Filippo. Saporito con il Cardinale Crescenzio Sepe e di pomeriggio il convegno Eupolis sul tema «Reddito di Inclusione o Reddito di Cittadinanza?»), si concluderà con l’incontro delle culture e un ivito alla riflessione sul tema «Melting-pot: Da Jerry Masslo a Celestine…».

L’evento, che si terrà a partire dalle 18 presso la Casa dei Figli della Caritas, vedrà la presenza del Vescovo Spinillo, e il contributo di Padre Maurizio Patriciello, parroco della chiesa San Paolo Apostolo del Parco Verde in Caivano. «Siamo sicuri – commenta don Schiavone – che don Maurizio ci lascerà un significativo messaggio di inclusione in quello che sarà un momento all’insegna della riflessione, del confronto, del dialogo con l’immigrato». Come si evince dal titolo dell’incontro, l’evento in programma sabato «sarà vissuto in memoria di Jerry Masslo, Celestine e di tutti gli immigrati che hanno perso la vita in Italia come durante le drammatiche traversate sui barconi».

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