Mondragone, AMBC: “Una città con un macigno di debiti appeso al collo”

di Redazione

<<Puntuale come il panettone a Natale o come le zanzare d’estate arriva anche per il 2019 l’anticipazione di tesoreria per il Comune di Mondragone, ovvero la richiesta di prestito per cercare di far finta di non essere falliti e permettere così anche per il prossimo anno almeno il pagamento degli stipendi ai dipendenti e le spese ordinarie per far andare avanti gli uffici.

Con delibera n. 155 del 07-11-2018 Pacifico, soprattutto nella sua qualità di assessore al bilancio, e la sua giunta, hanno deciso di farsi prestare dalla banca € 7.700.372,42 oppure € 12.833.954,04, a seconda se il limite ritornerà ad essere dei 3/12 delle entrate accertate nel 2017 oppure resterà dei 5/12 anche per il 2019. Ma loro sperano nella seconda ipotesi, perché nel caso della prima potrebbero non avere i fondi necessari per sopravvivere, dissestati, per altri 365 giorni.

L’AMBC ha già ripetutamente evidenziato che le entrate accertate nei primi tre titoli nel penultimo anno (riferimento rendiconto), alla base del calcolo che permette di farsi dare dalla tesoreria/banca questi soldi, sono ampiamente sovrastimate. Siamo di fronte ad entrate che non entreranno mai, a crediti oggettivamente inesigibili, ma che vengono appostati proprio per consentire tale ‘prestito salvacomune’, senza il quale l’Ente non potrebbe fare altro che dichiarare fallimento. Le anticipazioni dovrebbero essere finalizzate a fronteggiare temporanee esigenze di liquidità dell’ente e destinate ad essere chiuse entro l’esercizio, alla data del 31.12.

Nel caso del comune di Mondragone siamo, invece, all’anticipazione senza soluzione di continuità, che va avanti da anni. Sintomo inconfutabile di una gravissima crisi finanziaria, nata nei lunghi anni dell’amministrazione scellerata dell’ex sindaco Conte (è in quei nove anni che vanno ricercati gli inizi dei tanti problemi per la città, che chi è venuto dopo non ha saputo o voluto risolvere e che spesso, anzi, ha aggravato, agendo in assoluta continuità), passata – con aggravio – per l’amministrazione Cennami’ e per l’‘amministrazione Schiappa’ e pervenuta in tutta la sua drammaticità nella mani di Pacifico, (molti degli appartenenti a queste amministrazioni nel tempo si sono mischiati, una volta ‘amici’ e un’altra ‘nemici’, scambiandosi i ruoli. Chi ha recitato sempre lo stesso ruolo è stato, invece, il tecnico responsabile del bilancio).

L’attuale sindaco, però, si ostina inspiegabilmente a mettere questi pericolosissimi squilibri sotto il tappeto e a non affrontarli con un serio piano di riequilibrio pluriennale, come l’Ambc da tempo va proponendo. Rimanendo colpevolmente inerte anche di fronte ai ripetuti richiami dell’organo di revisione. Ma l’organo di revisione (spesso mutilo) fino a quando potrà tollerare tutto ciò (assumendosene la responsabilità)?

L’Ambc per l’ennesima volta chiede, soprattutto alla responsabile dell’anticorruzione, che venga applicata la rotazione degli apicali ed anche del responsabile del servizio finanziario, figura non esclusa dall’applicazione di tale misura ai sensi e per le finalità della legge 190/2012 (pur con le accortezze di recente espresse dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali)>>.

Inviato da Associazione Mondragone Bene Comune

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