Aversa, stipendi arretrati per Apu e problema dirigenti: la denuncia di Villano (Pd)

di Nicola Rosselli

Aversa – Lavoratori Apu che non ricevono lo stipendio da mesi, dirigenti comunali ex funzionari che non potevano essere nominati, proteste dei sindacati per il ventilato dimezzamento del premio produttività, pericolo di mancata partecipazione al bando regionale per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. C’è un vero e proprio «nodo personale» sulla casa comunale aversana dove la conflittualità, soprattutto dopo il litigio tra il primo cittadino ed un dipendente (leggi qui), con il malore da parte di quest’ultimo, ha reso ancora più esacerbati gli animi.

A lanciare l’allarme sul settore nevralgico anche per il funzionamento della macchina amministrativa il capogruppo del Partito Democratico Marco Villano che denunzia il mancato pagamento da parte del comune dei lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità (Apu). Ritardo che, come sottolinea l’esponente Dem, è dovuto alla mancata rendicontazione delle attività svolte dai lavoratori in questione alla Regione Campania che deve erogare i pagamenti. «L’Ente di via Santa Lucia – ha dichiarato Villano – ha addirittura effettuato un sollecito, ma senza sortire alcun effetto. Il sindaco li aveva definiti ‘linfa vitale’, ma, poi, dimentica di farli pagare». Attualmente sono 27 i destinatari (ex percettori di ammortizzatori sociali ed ex percettori di sostegno al reddito) a beneficiare dei progetti relativi alle attività di pubblica utilità che ricevono mensilmente 580 euro al mese. I progetti, divisi in tre categorie, riguardano i lavori con scopo di solidarietà, lavori di giardinaggio, interventi stradali e prevenzione randagismo.

«Voglio anche richiamare – ha continuato Villano – l’attenzione dell’amministrazione comunale, che è sempre distratta, sul bando regionale per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Oggi sono, di fatto, lavoratori di serie B che potrebbero entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro, almeno una buona parte». Si tratta di poco più di 50 persone che, oramai, sono diventate indispensabili per far andare avanti i vari settori dell’amministrazione. Sono, infatti, presenti, in quasi tutti gli uffici della casa comunale normanna.

Ulteriore annotazione riguarda il ventilato dimezzamento da parte dell’amministrazione del premio di produttività per i dipendenti comunali. Mentre il sindacato ha in programma un incontro per il prossimo 20 novembre, Villano commenta: «Visto che sia il sindaco che i suoi assessori non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati dal loro programma siano loro a dimezzarsi le indennità. L’assessore all’Ambiente, per esempio, si è ridotta, con tutto il rispetto per chi fa questo lavoro, ad un ‘addetto di call center’. Prende atto sul web di sacchetti di rifiuti abbandonati e passa la palla agli addetti, dimenticando la programmazione di un settore delicatissimo».

Ultimo, ma non per importanza, il problema dei dirigenti. «Per legge – conclude il capogruppo consiliare del Partito Democratico – si possono nominare dirigenti funzionari già presenti in organico nei limiti del 30% della pianta organica. Nel caso di Aversa solo due. Al momento, invece, sono tre e lo sono già da un anno: Giuseppe Nerone, Gemma Accardo e Raffaele Serpico. I primi due sono stati nominati a seguito di transazione, ma sono, comunque, funzionari nominati dirigenti e vanno computati. Siamo di fronte ad una palese illegittimità dell’amministrazione».

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