Aversa, carenze al Tribunale di Napoli Nord: ne discute il Csm

di Nicola Rosselli

La situazione del Tribunale di Napoli Nord in Aversa sarà discussa nella mattinata di domani, in apertura del plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, alla presenza del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e, quasi certamente, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A farsi portavoce delle carenze della struttura giudiziaria normanna Antonio Lepre, componente dell’importante organismo avente rilevanza costituzionale e magistrato, figlio di magistrati, di origine napoletana.

Nei giorni scorsi l’ex senatore Pasquale Giuliano (nella foto), già sottosegretario alla giustizia, che, dopo una battaglia durata più di un decennio e combattuta contro tutto e tutti, riuscì a fare istituire il tribunale ad Aversa, aveva sollecitato autorevoli componenti del Consiglio Superiore della Magistratura ad intervenire per far sì che il quarto ufficio giudiziario italiano, qual è quello normanno, possa garantire un’efficiente risposta di giustizia in un territorio che ha fame di giustizia e, come lo ha definito la presidente dello stesso tribunale di Napoli Nord, Elisabetta Garzo, particolarmente problematico. Le sollecitazioni di Giuliano hanno ricevuto una buona ed autorevole risposta, tant’è che domani, sarà Antonio Lepre, autorevole componente del Consiglio Superiore della Magistratura, illustrerà, proprio in apertura di plenum, la particolare situazione emergenziale dei tribunali di Aversa, Bari e Vibo Valentia. “C’è da sperare – ha dichiarato il già sottosegretario alla Giustizia aversano – che l’autorevole voce di un organo di rilevanza costituzionale come il Csm servirà ad ottenere un urgente ed efficace intervento del Ministero, specie sulla situazione ormai insostenibile dell’ufficio del Giudice di pace”. Da parte sua, l’ex senatore normanno ha garantito di voler continuare a seguire, come è avvenuto sino ad oggi, con costante presenza e determinazione le sorti di quello che molti ad Aversa ritengono possa definirsi il “suo” Tribunale.

Pochi giorni fa, mercoledì scorso, era stato Gianfranco Mallardo, presidente dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale Napoli Nord, con una lettera inviata al Guardasigilli Bonafede, a lanciare una richiesta di aiuto per le condizioni di estremo disagio in cui versano gli uffici giudiziari di Aversa per l’ormai cronica mancanza di personale ammnistrativo, di cancelleria e per i vuoti di organico dei magistrati.  Il ministro, a quanto sembra, con una telefonata diretta, alle 22 di venerdì scorso, avrebbe promesso al rappresentante della classe forense del circondario di Napoli Nord di venire ad Aversa per rendersi personalmente conto della situazione in cui versano gli uffici della struttura giudiziaria aversana.

“I dati in possesso del suo Ministero – aveva scritto Mallardo – Le confermeranno   l’esistenza di una scopertura della pianta organica pari al 50% (comune a diversi altri uffici giudiziari), ma tale dato è assolutamente erroneo per difetto e, per questo, fuorviante   nel caso del Tribunale di Napoli Nord. In realtà, la misura del 50% fa riferimento alle previsioni della pianta organica quale era stata approvata a suo tempo in sede di istituzione e sulla scorta di una previsione di carico giudiziario che risulta completamente superata dalla realtà dei fatti, ove si è verificato in concreto un carico di molto superiore a quello atteso e previsto. Un’analisi condotta secondo i dati reali ed effettivi, in applicazione dei parametri ministeriali vigenti, porterebbe ad una valutazione del fabbisogno del personale necessario di molto superiore a quello previsto in pianta organica, che certificherebbe, quindi, una copertura attuale di appena il 30% del fabbisogno effettivo”.

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