Aversa, “aggressione” al dipendente comunale: scontro tra De Cristofaro e Noi Aversani

di Redazione

Aversa – Ha una discussione con il sindaco Enrico De Cristofaro e accusa un malore, tanto che i presenti chiedono l’intervento di un’ambulanza, poi ritornata vuota alla base. E’ accaduto venerdì, mentre il primo cittadino era a colloquio con un dipendente comunale, C.L., addetto al settore Ambiente. Da quanto è emerso, il sindaco avrebbe (il condizionale è d’obbligo) chiesto all’impiegato di effettuare alcuni sopralluoghi. Alla risposta negativa, perché non di sua competenza, il sindaco avrebbe alzato il tono della voce, facendo nascere una discussione durante la quale il dipendente avrebbe avuto un malore, anche se, da quanto risulta, senza particolari conseguenze.

LA CONDANNA DI “NOI AVERSANI” – Sul caso è intervenuto il movimento civico “Noi Aversani” esprimendo solidarietà al dipendente comunale e condannando il comportamento del sindaco “che – sostengono l’ex vicesindaco Federica Turco e i consiglieri di opposizione Francesco Sagliocco e Carmine Palmiero – senza giustificazioni ed in modo improprio, aggredisce quotidianamente i dipendenti dell’Ente scaricando le proprie inefficienze su chi ogni giorno, e in condizioni difficili, svolge il proprio dovere, come C.L., persona perbene e lavoratore instancabile, e come tutti gli altri dipendenti che sono oggetto, da tempo, di pubbliche critiche, di minacce e di spostamenti punitivi e continui da parte di questo sindaco”. “Abbiamo assistito, infatti, solo qualche mese fa alla dura, inconsistente ed inopportuna presa di posizione del primo cittadino nei confronti della produttività da attribuire ai dipendenti e ai vigili urbani, sui quali ha infondatamente scaricato addosso una serie di colpe”, continuano dal movimento, secondo cui “il vero problema della città non sono né i vigili urbani né il personale comunale, il vero problema è De Cristofaro che ad oggi, a metà mandato, non ha raggiunto nessuno degli obiettivi programmatici e la sua incapacità amministrativa è sotto gli occhi di tutti, pensando solo a stravolgere la geografia consiliare per assicurarsi una mera sopravvivenza”.

DE CRISTOFARO: “NESSUNA AGGRESSIONE, SI VERGOGNI CHI STRUMENTALIZZA” – A stretto giro è giunta la replica del sindaco, per il quale “è vergognoso che consiglieri comunali, i quali non erano neanche presenti in comune, possano sostenere tesi inattendibili e mendaci: non c’è stata alcuna mia aggressione verso un dipendente comunale. Ovvero c’è stato un fraintendimento su una richiesta di adoperarsi per quanto riguarda l’attività nelle scuole, quindi assieme e in presenza dell’assessore alla Pubblica istruzione, Ornella Giannino, per verificare se era tutto regolare nelle scuole viste le continue lamentele. Altri dipendenti del comune presenti in quel momento possono testimoniare che c’è stato solamente un atto di intolleranza verso il sindaco da parte di un dipendente che non ha comportato alcun tipo di aggressione: questi sono i fatti. Vero è la predisposizione di una richiesta un’ordinanza, che partirà lunedì, perché io pretendo che nelle scuole di Aversa ci sia un controllo puntuale e quotidiano per verificare la sicurezza dei bambini e che tutti i servizi siano dati in maniera esemplare, questa era la mia richiesta. Altri non possono consentirsi di dire falsità e di dire menzogne su quello che è accaduto”.

NOI AVERSANI: “SINDACO MODIFICA REALTA’” – Ma il movimento “Noi Aversani” è tornato alla carica: “A volte parla proprio chi non dovrebbe parlare, raccontando falsità e mistificando la realtà. Avremmo voluto evitargli l’ennesima pessima figura ma ad essere additati come bugiardi proprio non ci stiamo. La versione che racconta il sindaco nella sua nota è totalmente, e come al solito, irrispettosa dei fatti accaduti. E fatto ancor più grave è che dopo l’aggressione, non solo verbale, il sindaco, pubblicamente e senza alcun ritegno, accusa il dipendente di recitare una commedia. Insomma, scene di assoluta ed ingiustificabile vergogna. A prescindere, poi, dal preciso svolgimento dei fatti, di cui il sindaco ne risponderà nelle sedi opportune, si noti il clima di astio e di acredine nel quale i dipendenti comunali sono costretti a lavorare. Caro sindaco, Lei non solo è inefficiente ma è anche un mistificatore della realtà”.

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