Napoli, camorra a Ponticelli: 9 arresti. Faida dopo scissione clan Di Micco

di Redazione

Sgominato dalla polizia un agguerrito e pericoloso sodalizio criminale nel quartiere Ponticelli di Napoli, riconducibile al gruppo Minichini, ritenuto responsabile di attività criminali legate a rapine ed estorsioni, aggravate dal metodo mafioso. L’operazione ha portato a 9 arresti, disposti dal tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, con le accuse, a vario titolo, di detenzione illegale di armi da fuoco, anche da guerra, e di ordigni esplosivi, di minaccia nonché di rapina; tutte aggravate dal metodo mafioso. Si tratta di: Giovanni De Turrisi, 28 anni; Ciro Cerrato, 30; Gabriele Di Carluccio, 22, Francesco Punzo, 18; Giosuè Godino, 34; Umberto Dello Iacolo, 23; Luigi Pisani, 39; Francesco De Martino, 49; Carlo Esposito, 25, questi ultimi due già detenuti.

Ricostruiti gli assetti criminali nel territorio di Ponticelli a seguito degli arresti avvenuti nel mese di novembre dello scorso anno di numerosi esponenti del clan Di Micco, che fino a quel momento aveva la supremazia nel quartiere. Gli investigatori hanno accertato che il clan si sarebbe scisso. In particolare, l’attenzione è stata puntata su alcune vicende avvenute tra il dicembre del 2017 e lo scorso mese di giugno. Il contrasto tra le due fazioni sarebbe stato molto accesso, insorto anche in merito alla detenzione di alcune armi ed ordigni.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato: “Diciotto mafiosi arrestati tra Napoli, Roma, Latina e Bari. È successo nelle ultime ore, grazie alla Polizia di Stato: le persone finite in manette sono accusate a vario titolo di estorsione, rapina, detenzione illegale di armi, spaccio e traffico di droga. Orgoglioso delle Forze dell’Ordine che in questo modo hanno colpito i clan Minichini, Di Silvio, Strisciuglio: la mafia mi fa schifo, così le giornate cominciano bene!”.

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