Mondragone, pestaggi e torture contro la compagna disabile: arrestato

di Redazione

I carabinieri della stazione di Mondragone, a seguito di un’attività investigativa diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di V.V., 47 anni, per i reati aggravati e continuati di maltrattamenti in famiglia e lesione personale.

L’uomo è ritenuto responsabile di aver maltrattato la compagna convivente, una 45enne nazionalità polacca, invalida, costringendola ad un regime di vita insostenibile, avendola sottoposta reiteratamente ad atti di violenza fisica, morale e psicologica tali da cagionarle sofferenza, paura e disagio, incompatibile con le normali condizioni di vita. I maltrattamenti venivano compiuti tra il giugno e il settembre 2018, con l’arrestato spesso in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di alcolici. In particolare, emergeva che l’uomo picchiava la donna, con estrema forza, persino servendosi del bastone treppiedi da lei utilizzato per deambulare, cagionandole in un’occasione la rottura del femore e diffusi ematomi sul corpo. Lo stesso somministrava alla vittima farmaci per causarne uno stato soporifero e aveva altre condotte crudeli, come quella compiuta nel mese di settembre, quando la chiudeva sul balcone, in sedia a rotelle, tutto ciò dopo averle rimosso il gesso applicatole in ospedale, proprio in conseguenza della frattura procuratale.

I maltrattamenti venivano scoperti grazie all’intervento di un passante, persona rivelatasi fondamentale per consentire l’emersione della dinamica criminale, il quale aveva notato la donna sul balcone, avvisando immediatamente i carabinieri che intervenivano sul posto identificando V.V. in evidente stato di ebbrezza. La donna veniva accompagnata nell’abitazione della madre, abbandonando il proprio domicilio. Successivamente sporgeva denuncia nei confronti del compagno.

I successivi accertamenti consentivano di accertare che l’indagato pretendeva dalla donna la consegna dei 280 euro mensili che percepiva come pensione d’invalidità. Le dichiarazioni della vittima, corroborata da evidenze dichiarative e documentali univoche, hanno consentito dunque di provare i fatti, con applicazione della misura cautelare detentiva. L’iniziativa del passante, testimone al fatto, si è rivelata decisiva e dimostra come la sensibilità, attenzione e solidarietà umana sia fondamentale per l’azione di contrasto dei fenomeni di violenza di genere e domestica, priorità della Procura sammaritana.

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