Modena, controlli dei carabinieri nei Night Club della provincia

di Redazione

Ben 34 pattuglie dei carabinieri di tutta la provincia di Modena sono state impegnate in un servizio di controllo dei locali notturni. Dalla Bassa fino alle colline sono 9 i night club passati al setaccio, anche grazie al supporto dei militari del Nas e di uomini dell’Ispettorato del Lavoro. Obiettivo dell’Arma era quello di verificare la regolarità delle attività su tutti i fronti, da quello igienico sanitario a quello del rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro, senza ovviamente dimenticare la regolarità dei contratti di lavoro e delle licenze.

Un bilancio provvisorio fotografa una situazione di sostanziale legalità, salvo alcune criticità che possono essere proprie di diversi locali pubblici o esercizi commerciali. In un caso sono infatti state trovate le vie di fuga sbarrate, ovvero lucchetti a chiusura delle uscite di sicurezza, cosa che ovviamente collide con la normativa. In altri locali erano invece state installate videocamere di sorveglianza in maniera impropria, tali da riprendere non solo gli spazi comuni, ma anche l’operato dei lavoratori che dovrebbero invece essere tutelati per questioni di privacy.

Diversa la questione relativa ai profili di regolarità contrattualistica e fiscale, che richiederanno un approfondimento da parte dell’Ispettorato del Lavoro: solo dopo un esame attento potranno essere valutate eventuali irregolarità tra la gestione del personale o quella economica dell’attività nel suo complesso. Al momento, non sono emersi casi di lavoro nero o irregolarità conclamate.

Un discorso a parte merita un fenomeno particolare che riguarda anche, ma non solo, i night club. Diversi locali operano con la formula giuridica di circoli privati, un po’ come succede per diverse discoteche, prevedendo quindi vantaggi da un punto di vista economico a patto che vengano rispettate alcune condizioni, in particolare l’accesso riservato ai soli soci e la sostanziale assenza di finalità di lucro. Si tratta di un escamotage che spesso viene utilizzato per mascherare veri e propri locali di pubblico intrattenimento dei quali ogni cliente può entrare diventando socio al memento dell’acquisto del “biglietto”. Un fenomeno che si è riproposto anche nel controllo della scorsa notte e di fronte al quale le autorità valuteranno caso per caso come procedere. Da notare il fatto che le stesse ballerine presenti in alcuni night – 70 nel complesso le ragazze identificate – non figuravano come dipendenti, bensì come socie del circolo.

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