Liti e minacce per una dubbia paternità: assolti ex fidanzati di Lusciano e Giugliano

di Redazione

Una travagliata storia d’amore finita con un’assoluzione. Questa la decisione adottata il 26 novembre scorso dal giudice monocratico Graziano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. I fatti risalgono al 2012 quando una donna, 42 anni, di Lusciano, intraprese una relazione con un 32enne di Giugliano dalla quale nacque una bambina ma sulla cui paternità si era sempre discusso.

Dopo la rottura della relazione e pochi giorni prima della nascita della figlia, l’uomo pretendeva una “buonuscita” dalla donna. Così le rapinò la borsa, il cellulare e l’auto. Lui fu tratto in arresto mentre la donna venne rinviata a giudizio per stalking e minacce.

Accolte le tesi difensive degli avvocati Pasquale Delisati del Foro sammaritano, che rappresenta la donna, e Camillo Gurgo del Foro di Napoli, che difende il 32enne, circa l’insussistenza delle prove a carico dei loro assistiti dopo cinque anni di processo, il giudice ha deciso per l’assoluzione. Solo il Dna, intanto, svelerà chi è il padre biologico della bambina.

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