Droga, armi e violenze in famiglia: arrestato 33enne di Aversa. La moglie: “Mi puntò pistola alla testa”

di Redazione

Aversa – Una storia di spaccio di droga, armi clandestine e violenze familiari quella di Domenico Laiso, 33 anni, arrestato oggi dalla polizia e finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di pistole e munizioni.

Tutto è cominciato quando gli agenti del commissariato di Aversa, diretti da Vincenzo Gallozzi, sono intervenuti in un’abitazione di viale Europa dopo una segnalazione riguardante una lite in famiglia. Giunti sul posto, i poliziotti riportavano la calma tra le persone presenti e identificavano diversi familiari che riferivano di essere stati aggrediti da Laiso. Nella circostanza gli agenti notavano un’evidente stato disagio nella moglie del 33enne che, ormai esausta dalle continue tensioni familiari, raccontava di subire continui maltrattamenti da parte del marito che descriveva come un individuo violento e dedito al consumo e alla vendita di droga.

Dal racconto dei vari episodi di aggressione e maltrattamenti subiti per mano del marito, la donna riferiva anche di un episodio in cui l’uomo l’avrebbe minacciata puntandole una pistola alla tempia. Gli approfondimenti investigativi facevano emergere anche episodi di minacce e violenze che sarebbero stati compiuti da Laiso ai danni della propria madre e dei suoceri. Alla luce dei fatti emersi, gli agenti effettuavano delle perquisizioni sia nell’abitazione coniugale che in quella materna di Laiso, a seguito delle quali venivano trovate e sottoposte a sequestro 59 dosi di cocaina destinate allo spaccio, una pistola con matricola abrasa, una pistola risultata provento di furto e circa 120 cartucce.

Sulla base degli elementi acquisiti, Laiso, con numerosi precedenti di polizia per reati come rapina, ricettazione e detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, veniva dichiarato in arresto e, su disposizione della Procura di Napoli Nord, condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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