Caivano, spaccio di droga al Parco Verde: preso il gruppo di “Rosetta ‘a terrorista”

di Redazione

Gli agenti della Squadra mobile di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno tratto in arresto, a Caivano, sette persone accusate di associazione finalizzata al traffico ed alla commercializzazione di sostanze stupefacenti. Si tratta di: Pasquale Fucito, 36 anni; Domenico Sabatino, 22; Giuseppe Serino, 36; Rosa Amato, 58; Vincenzo Bellezza, 32; Luigi D’Ambra, 28; Massimo Di Martino, 45.

Le indagini hanno documentato l’esistenza e l’operatività di una ramificata organizzazione criminale dedita al traffico e alla cessione di sostanze stupefacenti, promossa e diretta, secondo gli investigatori, da Rosa Amato, alias “Rosetta ‘a terrorista”, e dai figli Domenico Sabatino e Vincenzo Bellezza, svolta prevalentemente all’interno del noto rione popolare Parco Verde di Caivano, caratterizzato da un forte degrado sociale e connotato da un tasso delinquenziale elevato, frutto della commistione di interessi illeciti diversificati con particolare preminenza dello smercio delle sostanze stupefacenti.

Supportati da attività tecniche e dal contributo di collaboratori di giustizia, i poliziotti hanno accertato il ruolo rivestito da ciascuno degli associati con una precisa suddivisione e distribuzione di ruoli e di compiti. Dalle intercettazioni è emerso con chiarezza che gli indagati avevano la continua disponibilità di sostanza stupefacente destinata alla distribuzione all’interno della piazza di spaccio, sita nel Parco Verde e che all’interno di tale piazza venivano vendute sostanze di diverso tipo, in particolare cocaina, crack e hashish.

La vendita al minuto della droga sul territorio di Caivano si realizzava attraverso un preciso sistema collaudato: un’attenta predisposizione di “turni di servizio” da parte di coloro che svolgevano il ruolo di pusher o vedette in modo da assicurare la operatività continua della piazza di spaccio anche nelle ore notturne; l’adozione di cautele idonee ad ostacolare l’attività di indagine delle forze di polizia; il reperimento di liquidità finanziaria per garantire l’acquisto di sostanza ed azioni per il recupero dei crediti vantati nei confronti dei singoli spacciatori; la corresponsione di uno stipendio settimanale ai venditori ed alle vedette.

Il 14 ottobre 2016, nel corso di un blitz al Parco Verde, i poliziotti della Squadra mobile e del commissariato di Afragola rinvenivano e sequestravano nell’edificio B2/6, di pertinenza del sodalizio criminale, 500 grammi di cocaina, occultati nelle feritoie dei battenti dei vani ascensori, ricetrasmittenti, materiale idoneo al confezionamento della sostanza da vendere al dettaglio, un’agendina riportante appunti manoscritti relativi all’attività di spaccio, nonché in una cantina di un altro edificio dodici cartucce per pistole di diverso calibro. La perquisizione dava riscontro alle risultanze investigative acquisite con le intercettazioni telefoniche, ovvero il funzionamento della piazza di spaccio, presente sull’attico dell’edificio B2/6 del Parco Verde, cioè la “loggia” posta al settimo piano, base logistica del sodalizio criminale. In quella circostanza Domenico Sabatino fu tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio.

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