Aversa, il “ponte del caos” in Via San Lorenzo

di Redazione

Aversa (di Franco Terracciano) – Sopra passa la linea ferroviaria e sotto, in quello stretto sottopassaggio buio, accerchiato da erbacce, gli automobilisti non sanno mai chi ha la precedenza per poter entrare ad Aversa, venendo da Teverola, o viceversa. Un guazzabuglio, una “battaglia stradale”. Alla fine vince l’automobilista più audace e furbo che si butta pericolosamente per primo in quella strettoia angusta dove c’è spazio per il transito di un solo veicolo.

Tra l’altro, non c’è un segnale stradale per indicare il ponte ferroviario e spesso il fattore della precedenza crea anche accese discussioni tra gli automobilisti. Di notte, poi, la zona non è illuminata e, di conseguenza, si creano anche problemi di sicurezza. Tutto ciò a pochi passi dal rione San Lorenzo, dove sono presenti l’Abbazia e la Facoltà di Architettura, e dall’ormai popolatissima zona di nuova espansione al confine con Teverola dove è situato anche il comando della Polizia municipale.

Quel sottopassaggio insicuro rappresenta una “scorciatoia” molto utilizzata per entrare o uscire da Aversa, soprattutto da parte degli studenti di Architettura. Una situazione che va avanti da anni e finora nessuno, a livello amministrativo, ha mai preso seri provvedimenti per evitare il quotidiano disordine stradale. Senza dimenticare che gli agenti municipali si sono fatti notare in quel luogo solo raramente.

Eppure, basterebbe sistemare degli appositi segnali stradali per indicare la presenza del ponte ferroviario e collocare semafori per consentire l’ordinata circolazione delle auto in un senso e in un altro. E’ urgente anche procedere al taglio delle erbacce cresciute lungo la scarpata. Un’altra testimonianza di come la periferia della città sia abbandonata a se stessa, quasi ritenuta “estranea” alla vita amministrativa che interviene sui disservizi di confine solo quando saltano tutti i livelli di guardia.

IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico