Traffico di droga, arrestato il latitante calabrese Marcello Battigaglia

di Redazione

Si nascondeva nella Repubblica Dominicana il latitante calabrese Marcello Battigaglia, condannato a oltre 16 anni di carcere per traffico internazionale di droga ed evasione, ricercato dal 2015. La Squadra mobile della polizia di Como, diretta da Sergio Papulino, lo ha tratto in arresto sabato scorso, in collaborazione con il Servizio centrale operativo, la Direzione Centrale Servizi Antidroga e la Direcciòn Nacional de Control de Drogas della polizia dominicana.

75 anni, nato a Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, Battigaglia è destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di esecuzione, emesso dalla Procura di Milano nel 2017 e deve scontare 16 anni, 10 mesi e 23 giorni di reclusione oltre alla multa di 98mila euro per traffico internazionale di stupefacenti ed evasione. E’ ritenuto il promotore di un sodalizio criminale attivo in Lombardia e dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina: le indagini hanno consentito di accertare che il latitante era in contatto, in particolare, con gruppi criminali calabresi nonché latino americani.

Nel 2006 Marcello Battigaglia era già stato arrestato a Zagabria (Croazia) per aver importato 3,1 chili di cocaina da Caracas (Venezuela). Nel 2010, nell’ambito dell’operazione “Famiglia Molluso” della Squadra mobile di Milano, era stato arrestato in quanto ritenuto fornitore di cocaina che importava dal sud America via nave attraverso il porto di Vado Ligure (in provincia di Savona). Nel 2012, ottenuti gli arresti domiciliari, si era reso irreperibile. Nel 2013, nell’ambito dell’operazione “Fly85” condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, era stato nuovamente arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere per traffico internazionale di droga. Anche in questo caso, ottenuti gli arresti domiciliari nel 2015, si era reso immediatamente irreperibile.

Le attività investigative hanno permesso di individuare l’uomo in località El Vigiador, provincia di Montecristo, da dove secondo gli investigatori gestiva traffici di cocaina verso l’Italia, in particolare verso le provincie di Milano, Monza e Como. Tutto è partito nell’ambito di un’altra indagine seguita dalla Squadra mobile, durante la quale in alcune intercettazioni i poliziotti avevano avuto sentore che a parlare, sempre in questioni riguardanti il traffico di droga, fosse proprio Battigaglia. Una vecchia conoscenza sul Lario, dal momento che il latitante già nel 1998 era finito in un’indagine che aveva riguardato il Lario. Proprio confrontando la voce delle intercettazioni del ’98 con quelle più recenti la Squadra Mobile ha avuto certezza che si trattasse di lui e lo ha individuato nella Repubblica Dominicana.

Battigaglia è stato rintracciato nella pizzeria che aveva aperto e che gestiva nella Repubblica Dominicana con la sua nuova identità e un passaporto peruviano. Al momento dell’arresto non aveva con sé stupefacenti. In un primo momento ha negato di essere Battigaglia continuando imperterrito a parlare in spagnolo: poi, davanti al riscontro delle impronte digitali, non ha più potuto insistere. “Sono comunque soddisfatto – ha detto ai poliziotti che lo hanno arrestato – perché sono riuscito a farmi altri tre anni di vita”. L’uomo è giunto in Italia lunedì 22 ottobre, all’aeroporto di Roma Fiumicino, scortato dai poliziotti italiani e dominicani.

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