Gricignano, migrante ferito: Carmine Della Gatta torna in libertà

di Redazione

E’ stato condannato alla pena di quattro anni e otto mesi di carcere Carmine Della Gatta, imputato per il ferimento del 19enne gambiano Bobb Alagiee. Ma il giudice, accogliendo l’istanza dell’avvocato Giovanni Cantelli, legale dell’imprenditore, lo ha rimesso in libertà.

Nella tarda serata del 10 novembre del 2017 il giovane africano fu raggiunto da un colpo di pistola in bocca esploso da Della Gatta, uno dei gestori del centro temporaneo di accoglienza “La Vela” di Gricignano in cui l’immigrato era ospitato. Nel comminare la pena, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Napoli Nord, Paone, ha stabilito per il 44enne di Gricignano una pena più bassa rispetto a quella chiesta dal pubblico ministero (5 anni e due mesi), riconoscendogli come attenuante il risarcimento del danno offerto all’immigrato.

Secondo la ricostruzione della Procura di Napoli Nord, a novembre scorso il gambiano diede fuoco alla stanza del centro in cui era ospitato. Della Gatta raggiunse quindi il luogo armato di pistola e colpì il giovane al volto. L’imprenditore ha sempre raccontato di aver reagito anche perché il gambiano lo colpì al volto con una pietra. Il centro fu anche chiuso dalla Prefettura in seguito a quell’episodio.

L’imprenditore socio della struttura ha sempre raccontato di aver reagito anche perché il gambiano lo colpì al volto con una pietra. “Mi hanno chiamato dal centro dicendo che c’erano problemi. Mi sono portato sul posto e quando sono giunto sono stato aggredito da alcuni ospiti, tra cui il giovane in questione che mi ha dato dei pugni aiutandosi con una pietra. Ho temuto per la mia incolumità e mi sono difeso”, dichiarò Della Gatta ai carabinieri di Gricignano, dai quali si era recato dopo l’episodio insieme al suo legale Giovanni Cantelli. Sul volto presentava una profonda ferita. Bobb, intanto, fu ricoverato al Cardarelli ma dimesso contro la sua volontà un mese dopo, per poi essere ospitato in un centro Sprar di Caserta.

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